TRAPANI.In continua evoluzione le indagini sull’omicidio della trapanese avvenuto pochi giorni fa. E’ stato convalidato il fermo del Savalli, anche se l’accusa è passata da omicidio colposo a premeditato aggravato dalla crudeltà, e permangono tanti lati oscuri nella vicenda. Da un primo esame cadaverico il medico legale ritiene che le lesioni siano compatibili con una morte quasi istantaea quindi prima che il corpo venisse bruciato ma per poter porre una parola definitiva si aspetta il responso dell’anatomopatologo che da un frammento di polmone stabilirà il momento esatto della morte, se prima o dopo il fuoco. Intanto il marito ha cambiato versione dei fatti e dice adesso che ad uccidere la povera donna, che ricordiamo era al nono mese di gravidanza, sia stata la sua amante mentre lui si era allontanato per un bisogno fisiologico. Resta comunque il fatto che fosse uscito di casa con la tanica di benzina, circostanza che fa pensare alla premeditazione. Inoltre la stessa amante, G.Purpura, è stata iscritta nel registro degli indagati perchè la sua posizione risulta da subito incerta; anche se non avesse partecipato o agito personalmente come accusa il Savalli non si spiega il suo attegiamento passivo di fronte alla ferocia cui dice di aver solo assistito. Tanto lavoro ancora per i carabinieri che conducono le indagini, ma il procuratore M. Viola dice che l’indagine procede anche se in continua evoluzione.