La Guardia di Finanza di Palermo, a seguito dell’operazione “Broken Wings”, ha arrestato cinque persone, tra Alcamo e Palermo, coinvolte in un giro di affari e tangenti per la realizzazione di diversi impianti eolici.
Al centro dell’indagine, coordinate dalla Procura di Palermo, ci sarebbe un gruppo di imprenditori, con centro d’affari ad Alcamo, che attraverso “mazzette” avrebbe ricevuto agevolazioni per realizzare dei grossi investimenti su diversi parchi eolici.
Tra questi è finito in cella il noto imprenditore alcamese Vito Nicastri, considerato uno tra i più grossi imprenditori del settore. All’imprenditore sono stati già sequestrati dei beni nel corso di alcune indagini da parte della Direzione Investigativa Antimafia, nel settembre 2010, valutati circa 1,5 miliardi di euro. Questo patrimonio secondo gli inquirenti sembrerebbe riconducibile ad investimenti effettuati da cosche mafiose del trapanese. Anche su questa vicenda il Nicastri ritenuto in contatto con il superlatitante mafioso trapanese Matteo Messina Denaro, avrebbe ottenuto illeciti finanziamenti per la realizzazione di parchi eolici.