ALCAMO. In una conferenza, svoltasi ieri presso la sala Rubino del Centro Congressi Marconi, che ha visto coinvolti molti amministratori dei comuni trapanesi, si è parlato dell’ormai imminente passaggio dagli Ambiti Territoriali Ottimali alle SRR.
Il presidente dell’Anci, Scala, il Sindaco di Alcamo, Bonventre e il Dott. Guarino, dell’ufficio della segreteria tecnica, hanno spiegato agli intervenuti quali saranno i principali cambiamenti a cui porterà la riforma della gestione dei rifiuti.
Gli Ato, che per legge non dovrebbero esistere più già dal 2009, sono colpevoli di aver creato un buco di oltre un miliardo di euro per tutta la Sicilia, esisteranno ancora per poco ma saranno in liquidazione.
Entro il 30 settembre le SRR dovranno essere già create, pena il commissariamento dei comuni che non si sono adeguati. Di queste società faranno parte la Provincia, solo come proprietaria del 5% del capitale sociale, e i Sindaci dei comuni afferenti.
Scala, insieme all’anci, ha proposto alla Regione Sicilia di permettere lo scaglionamento del debito accumulato di modo che entro dieci anni, questo prevede la legge nazionale, si recuperino le somme dovute, e di modo che i comuni che sono indietro con i pagamenti possano risanare il debito creato.
Tale riforma vuole attribuire il controllo del servizio alle municipalità, sia per svincolare ogni singolo comune dalle decisioni degli altri, sia per tener conto delle peculiarità specifiche di ogni comunità.
Le SRR serviranno a coordinare ma il controllo diretto sarà dei comuni, che faranno ognuno un proprio Piano d’Ambito, per evitare la situazione creatasi in precedenza con l’Ato, dove realtà perfettamente funzionanti erano penalizzate da altre poco funzionanti; ciò è successo nella provincia di Trapani dove alla Belice Ambiente, che ha maturato molti debiti, si contrappone l’Ato terra dei Fenici, che ha creato un sistema di gestione dei rifiuti in grado di funzionare in maniera ottimale.
Tale questione verrà comunque affrontata in consiglio comunale considerati gli strettissimi tempi di azione per creare queste nuove società consortili. E sarebbe dovuta approdare anche al consiglio provinciale, anche se Scala sostiene di non aver ricevuto una disponibilità immediata da parte del Presidente Turano.