Il caporal maggiore Matteo Miotto era in forza al settimo reggimento alpini di Belluno, ed è stato ucciso mentre era in servizio all’interno della base avanzata “Snow” nella valle del Gulistan. Miotto, 24 anni, veneto di Thiene, si trovava in Afghanistan da luglio.
Un cecchino sembrerebbe l’autore di tale atroce delitto, ed eccoci a piangere ancora una volta un’altro nostro soldato in quella terra maledetta dell’Afghanistan. Ci chiediamo quando finirà tutto questo? e non so perché ma mi vengono in mente le parole della struggente canzone di Guccini, anche se l’argomento è l’eccidio degli ebrei, ma rappresenta un pensiero unico sull’umanità e la guerra, la canzone è Aushwitz, e le parole sono queste: Io chiedo quando sarà che l’ uomo potrà imparare a vivere senza ammazzare e il vento si poserà e il vento si poserà… Io chiedo come può un uomo uccidere un suo fratello eppure siamo a milioni in polvere qui nel vento, in polvere qui nel vento…