L’On. Lucchese da una scossa in vista delle regionali

Il Dottor F. Paolo Lucchese, coordinatore regionale dei Popolari e Liberali, con l’avvicinarsi della competizione elettorale regionale, ha incontrato i Responsabili Regionali di Movimenti, Associazioni, Corpi intermedi e singoli cittadini “per valutare seriamente e concretamente le sorti di questa nostra Terra e delle generazioni future”.

Lo scopo è creare un Cartello Federativo che, fuori dai vecchi schemi, “presenti una Lista Civica per la imminente competizione elettorale”.

Quest saranno chiamati a scegliere il Candidato Presidente “che dia garanzia di buon governo per la realizzazione del programma annunziato nell’Appello-Manifesto.

Hanno aderito:

-Il Movimento dei Popolari e Liberali( Responsabile Regionale on. Dott. F. Paolo Lucchese)

-Movimento politico Noi Riformatori(Segretario Regionale Liborio Signorelli)

-Alleanza Democratica (Presidente Nazionale Giancarlo Travagin)

-Centro Iniziative Sociali(Responsabile Regionale Antonio Francese)

Ecco l’Appello completo:

APPELLO MANIFESTO

La crisi sistemica che, partita dagli Stati Uniti, sta investendo l’intero Occidente, non è solo crisi economica e finanziaria bensì anche crisi delle istituzioni nazionali e sovranazionali e minaccia la più importante conquista del dopoguerra, cioè l’Unione Europea e la costruzione dell’Euro.

Ne vengono investiti i modelli di vita e di sviluppo quali finora conosciuti: stiamo entrando in una fase inedita della vicenda umana, e l’idea stessa di progresso sta subendo un duro contraccolpo che potrà sfociare in una crisi del modello sociale, con il rischio che possa prevalere l’idea che la democrazia è un costo che non ci possiamo permettere.

Infatti la finanziarizzazione dell’economia si sta mangiando lo stesso mercato e lo stesso capitalismo, distruggendo le sovranità nazionali,il benessere di tanti popoli, minacciando, altresì, il sistema democratico.

Gli effetti devastanti di questo passaggio epocale incidono con maggiore virulenza dove più debole è la politica, che dovrebbe governare i cambiamenti e i processi evolutivi della nostra società.

L’Italia, nel contesto europeo, è altamente penalizzata, non solo per il  suo alto debito pubblico ma anche per la mancata attuazione delle molte riforme istituzionali  e strutturali.

Abbiamo alle spalle una lunga stagione durata 20 anni; l’epopea della Seconda Repubblica è ormai alle spalle:bisogna ricostruire un campo ridotto “in macerie”.

Siamo in presenza di un processo di disgregazione-riaggregazione creatrice che selezionerà specie politiche diverse per serietà e competenza: conteranno meno l’hardware e le strutture tradizionali della politica italiana e sempre di più il software, la produzione e lo sfruttamento delle idee.

Oggi siamo a metà del guado: dopo la scomposizione questo è un “momento cruciale” non per la ricomposizione delle vecchie categorie politiche ma per la nascita di nuovi soggetti sociali e culturali che partono dal territorio, con la “partecipazione attiva “ delle Associazioni, dei Movimenti, dei Corpi intermedi e di tutte le donne e gli uomini di buona volontà e con la massima attenzione alle nuove generazioni.

Questo “MOMENTO MAGICO” deve essere vissuto con consapevolezza e responsabilità.

Infatti il rinnovo dell’Assemblea Regionale Siciliana, al di fuori delle Logiche Nazionali, ci dà l’opportunità di essere non solo “protagonisti” del nostro futuro ma di rappresentare anche la metafora (Sciascia) del modello di sviluppo dell’Italia.

La Sicilia, oltre a subire la generale crisi economica e finanziaria nazionale e del mondo occidentale, sta attraversando assieme ad un concitato periodo di crisi politica, una fase involutiva di dissesto finanziario per le inopinate scelte operate negli ultimi decenni da una classe politica che ha privilegiato il precario ed il precariato ad un assetto di crescita stabile e duratura.

Bisogna ripartire dal diritto al lavoro come espressione della dignità dell’uomo con una oculata utilizzazione delle risorse economiche, ambientali, storiche e culturali della nostra terra, supportati dai valori fondanti del nostro vivere civile: la difesa della vita e della dignità della persona, la centralità della famiglia, la libertà e la responsabilità, la rimozione delle disuguaglianze, l’ordine e la sicurezza nella giustizia, la legalità, la solidarietà e la sussidiarietà, la difesa della libertà di iniziativa imprenditoriale, della proprietà e delle tradizioni, la libertà d’insegnamento.

La grande conquista dell’Autonomia Siciliana, che doveva e poteva essere compiutamente attuata e, pertanto, rappresentare il volano della crescita della nostra Sicilia, e che è stata spesso tradita e violentata da un “ascarismo come scelta” e da un “ascarismo di ritorno”, non solo deve essere difesa ma anche rifondata.

Rivolgiamo un APPELLO AI SICILIANI per un supplemento di orgoglio e generosità, affinchè il rinnovo dell’Assemblea Regionale Siciliana sia vissuto nello spirito dei Nuovi Vespri Siciliani per ridare dignità ad un Popolo-Nazione che vuole risorgere dalle proprie ceneri nelle migliori tradizioni del Primo Parlamento d’Europa voluto da Ruggero d’Altavilla nel 1097 a Mazara del Vallo e da Ruggero II, Re di Sicilia, nel 1130, nella prestigiosa sede del Palazzo dei Normanni a Palermo.

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Eros “Libero” Bonomo, Giornalista siciliano, vive ad Alcamo, il cui lavoro è incentrato su Passione, Rispetto e Indipendenza, così da informare al meglio i cittadini. Grande “divoratore” di Dylan Dog, musica e libri, in particolare di storia politica. Motto: “Non sarai mai solo con la schizofrenia”.