CERTALDO – Dopo ben 22 anni di carcere e una condanna all’ergastolo per un omicidio mai commesso, Giuseppe Gulotta riprende in mano la sua vita sposando la sua compagna di sempre Michela Aronica.
Il matrimonio, celebrato lo scorso 8 settembre nella chiesa di Certaldo, in provincia di Firenze, davanti ad un paese in festa, è stato il nuovo punto di inizio per la coppia. Alla cerimonia presente anche il figlio, William, ormai 23enne, che ha affermato: «Con mio padre ci iniziamo a conoscere ora».
«È il giorno più bello della mia vita — ha detto invece Gulotta, che è ancora in attesa di risarcimento dallo Stato — dopo quello della mia completa assoluzione. Mi hanno tolto la vita e poi me l’hanno restituita: segno che c’è ancora una giustizia che funziona».
Dal 13 febbraio scorso, giorno della piena assoluzione, la vita di Gulotta è totalmente cambiata, facendolo diventare il simbolo di una giustizia non sempre corretta e piena di errori che gravano sulle spalle di soggetti innocenti.
Quel 22 gennaio del 1976, giornata della strage della casermetta di Alcamo Marina, resterà per sempre una ferita aperta nell’animo di Gulotta che non ha mai perso la speranza di ritornare ad essere un uomo libero, come poi fortunatamente accaduto.
Su tutta questa vicenda sta per essere pubblicato un libro, scritto a quattro mani da Gulotta e dal giornalista Nicola Biondo, nel quale la storia personale e umana dell’ex ergastolano si intreccerà con l’inchiesta giudiziaria per scoprire la verità sull’omicidio dei due carabinieri e i fatti di cronaca nera, ancora avvolti da mistero, che si consumarono in quegli anni in Sicilia.