ALCAMO. Entrando nel vivo delle questioni non è difficile che gli animi si scaldino e che i toni si alzino. Questo accade in consiglio comunale con un crescendo, dall’inizio delle sedute a ieri, di questioni riguardanti i più svariati temi.
Nella seduta di ieri, ad esempio, per oltre un ora e mezza si è discusso di appena tre interrogazioni dei consiglieri senza entrare, prima della pausa, nel vivo delle votazioni.
Certo è comprensibile che toccando temi caldi come quello dell’acqua e degli innumerevoli problemi ad essa legati. La prima interrogazione di Ignazio Caldarella, risalente al mese di giugno, riguarda proprio delle delucidazioni circa lo stato dei lavori per garantire ai cittadini un erogazione più costante di quella attuale (5-7 giorni nel migliore dei casi). Alla giunta Caldarella propone di velocizzare i tempi affinchè si stanzino dei soldi per la ripulitura delle foci delle sorgenti e per un miglioramento delle condutture preposte per far giungere l’acqua dalle sorgenti ad Alcamo.
Caldarella sostiene, e cita più volte gli innumerevoli articoli e documenti che ha raccolto dal 1986 ad oggi, che le passate amministrazioni abbiano fatto veramente poco per risolvere il problema definitivamente, nonostante i soldi stanziati, e più volte hanno fatto credere ai cittadini che, invece, l’acqua potesse finalmente arrivare ogni giorno.
A tale interrogazione rispondono Perricone per iscritto, in quanto ancora assessora al momento della richiesta e Abbinanti, nuovo assessore agli impianti manutentivi. Sembra che Bonventre in persona si sia occupato, recandosi insieme agli assessori e parlando con organi compententi, dell’annosa questione dell’acqua e che l’impegno sia quello di far giungere entro Febbraio-Marzo l’approvvigionamento dalla sorgente di Monte Scuro (Castellammare del Golfo) affinchè la portata che attualmente risulta diminuita torni ad aumentare.