Strano modo a Trapani di assegnare le supplenze

TRAPANI. Ogni anno l’inizio della scuola segna per i precari il toto “dove finisco? “nel senso che prima di assegnare le supplenze si avvia una procedura che solitamente ha un preciso schema, e dei tempi:prima le cattedre date dagli ex provveditorati, incarichi annuali di solito, poi i posti rimasti o gli spezzoni di ore vengono ritornati ai dirigenti che operano una successiva assegnazione delle cattedre agli aventi diritto. Bene, o anzi male, quest’anno giunge notizia che questa procedura non è stata attivata secondo questa prassi ma da subito si è demandato tutto ai singoli dirigenti. Potrebbe sembrare un’inezia questa discussione ma chi è dentro la scuola sa bene che non è così: gli incarichi annuali in provveditorato sono da graduatoria permanente , mentre quelli dei dirigenti da graduatoria di circolo;poi una seduta pubblica di assegnazione di cattedre garantisce un minimo di conoscenza della situazione generale che favorisce la trasparenza delle operazioni. Un supplente non riesce a tenere sotto controllo tutte le possibilità di lavoro delle scuole della provincia. Insomma la procedura adottata quest’anno non è quella canonica, per precisione bisogna dire che seguendo questa procedura non si attribuiscono incarichi annuali ma provvisori aspettando la normale prassi:altro grave danno alla scuola e ai precari perchè non si garantisce l’inizio dell’anno scolastico con stabilità di docenti e si danneggiano anche gli studenti che vedranno un susseguirsi di insegnanti prima di conoscere quello che vincerà la sua personale lotteria annuale.

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