ALCAMO. Un sindaco piuttosto rammaricato per la difficile situazione dell’acqua ad Alcamo è intervenuto ieri al consiglio comunale, a seguito di numerose segnalazioni, avvenute anche durante gli scorsi consigli comunali, riguardanti l’annoso tema.
Sebastiano Bonventre, sindaco dal maggio scorso, ha affermato di essersi giornalmente interessato a risolvere il problema su più fronti; ovvero intervenendo sia per la riparazione di tutte le condutture dissestate o fatiscenti, sia trovando nuove fonti da cui attingere l’acqua.
La situazione, infatti, è attualmente questa: la sorgente Dammusi, seppure diminuita la portata, risulta essere efficiente a livello strutturale, ma insufficiente per l’approvviggionamento di tutta la città; la sorgente Cannizzaro ha, invece, una rete totalmente fatiscente che ovviamente non permette una buona portata di acqua. Già da qualche tempo il Sindaco, in accordo con Sicilacque, che ha già delle tubature in loco e come tale non avrebbe altri costi per la creazione di una rete, sta cercando di ottenere acqua anche da Inici. Per tale nuovo approvvigionamento, tuttavia, si dovranno attendere i controlli di routine per determinare che l’acqua è in buono stato e pertanto distribuibile alle città.
Nei giorni scorsi ha attivato le procedure d’urgenza per continuare a cercare soluzioni, affinchè l’approvviggionamento non perduri come allo stato attuale, che si attesta a circa 7/8 giorni.
Al contempo, anche con l’intervento della Protezione Civile, si cercherà di trovare le risorse necessarie al rifacimento di quelle condutture fatiscenti o disastrate che permettono attualmente uno spreco d’acqua non indifferente e ovviamente a discapito di tanti cittadini che versano invece in condizioni difficili a causa di un mancato costante approvviggionamento .
Il sindaco afferma di accettare le critiche che gli vengono rivolte per tale questione, non ultima quella del consigliere Ruisi, intervenuto qualche minuto prima per lamentare proprio tale disumana e incivile condizione, ma aggiunge di stare già facendo il possibile per risolvere nel più breve tempo possibile il problema. Oltre alle critiche si dichiara ben disposto ad ascoltare tutti i consigli dei cittadini e dei consiglieri stessi, affinchè si trovino soluzioni non solo alternative, ma anche meno dispendiose per la popolazione.
I tempi, spesso più per dettami burocratici che per volontà del sindaco stesso, fanno intravedere una possibilità di risoluzione non prima di Marzo-Aprile. Bonventre sostiene che prima di allora sarebbe scorretto dire alla cittadinanza che l’acqua potrebbe arrivare ogni due giorni, condizione che invece si prevede possibile proprio a partire da primavera.