Su Wikileaks anche Lombardo ed il ponte sullo stretto

Anche la Sicilia, con il suo Governatore e con la realizzazione del ponte sullo stretto, finisce nella rete di Wikileaks. Per quanto riguarda Raffaele Lombardo possiamo leggere che “ha poco tempo per i funzionari stranieri” e che ha rifiutato di ”ricevere sia l’ambasciatore Ronald Spogli che il personale diplomatico di Palermo”. Questo è quanto si legge in un dispaccio del console generale Usa, J. Patrick Trohn, pubblicato su Wikileaks. Ma la risposta di Lombardo non tarda ad arrivare e prontamente smentisce quanto riportato dal sito: “Le pur rispettabili analisi contenute nei cablogrammi pubblicati da Wikileaks sono oggettivamente datate e si mostrano superate dai fatti. Sono certo che oggi la diplomazia statunitense scriverebbe cose diverse. Le relazioni sono ottime e lo dimostrano sia la visita a Palazzo d’Orleans del Console generale degli Stati Uniti a Napoli, Donald Moore, sia il mio recentessimo incontro a Roma con l’Ambasciatore degli Stati Uniti d’America, David Thorne”.

Il sito di Julian Assange pone la sua attenzione anche sulla realizzazione del ponte sullo stretto di Messina e riporta il pensiero dei diplomatici statunitensi: “la mafia potrebbe essere tra i principali beneficiari della costruzione del ponte
sullo Stretto di Messina, che comunque servira’ a poco senza massicci investimenti in strade e ferrovie in Sicilia e Calabria”. A tali affermazioni il Presidente Lombardo non può che essere concorde, ma aggiunge pure che questo non è un buon motivo per non provarci: “sarebbe umiliante immaginare che la forza e l’autorevolezza delle istituzioni non siano in grado di contrastare la mafia”.

Sarebbe davvero umiliante…

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Eva Calvaruso, classe 1984, vive ad Alcamo, spirito da ventenne e laurea in Economia. Animo hippie e fan sfegatata di Guccini. Curiosità, passione e una continua ricerca della verità l’hanno spinta a diventare una giornalista.