TRAPANI – Arriva con un atto di indirizzo firmato da 17 consiglieri provinciale e con primo firmatario il capogruppo del PD, Salvatore Daidone, la richiesta al Commissario Straordinario della Provincia, Luciana Giammanco, di revocare le delibere di Giunta in merito ai compiti e alle funzioni dell’avvocatura della Provincia di Trapani. La polemica nasce dall’esclusione, come parte civile, della Provincia ai processi per mafia.
Il documento evidenzia che tale competenza regolamentare è propria dell’Organo di indirizzo, Consiglio Provinciale, al fine di riportare il tutto nell’ambito dei poteri valutativi e decisori del massimo Organo civico del territorio provinciale, senza trascurare le probabili ricadute organizzative e strutturali, alla luce di ruolo e del compito ad esso affidati, dando indirizzo al competente ufficio di approntare con la massima urgenza un nuovo regolamento che disciplini compiti e ruoli dell’Avvocatura da approvare a cura del Consiglio Provinciale.
L’atto di indirizzo, oltre che dal suo presentatore, Salvatore Daidone, è sottoscritto anche, in maniera bipartisan, da altri 17 Consiglieri Provinciali: Flavio Coppola, Giovanni Palermo, Ignazio Passalacqua, Santo Corrente, Santo Sacco, Salvatore Campanella, Anna Maria Angileri, Giuseppe Ortisi, Matteo Angileri, Antonio Reina, Maurizio Sinatra, Giuseppe Giammarinaro, Caterina Agate, Francesco Cucchiara, Giovanni Angelo, Pietro Provenzano, Edoardo Alagna. L’iniziativa – come si spiega nello stesso atto di indirizzo – prende le mosse da quanto emerso durante i dibattiti svoltisi nelle ultime sedute del Consiglio Provinciale e alla luce di talune allusive dichiarazioni riportate dai maggiori quotidiani anche nazionali.