VALDERICE. Il comune di Valderice aumenta al massimo consentito l’Imu della seconda casa per ammortizzare i mancati introiti derivanti dai tagli del governo. Il sindaco Jovine sa che la scelta risulterà impopolare e che si tirerà dietro le critiche dell’opposizione, ma non ha scelta alcuna di fronte alla possibilità di dissesto finanziario di cui risponderebbe in prima persona. Alla percentuale base imposta dalla legge di 7,6 per mille, i contribuenti dovranno dunque aggiungere un altro 3 per mille che porta l’aliquota Imu al 10,6 per mille. Rimane invariata l’aliquota al 4 per mille per le abitazioni principali e invariate pure le detrazioni previste per legge. Altra strada praticata, ma non sufficiente, è la riduzione di spesa da parte del comune che va necessariamente incrementata dall’aumento Imu per il pareggio di spesa. Se i consiglieri non si convinceranno delle ragioni del sindaco si assumano la responsabilità di un dissesto annunciato.