ALCAMO. Firmata l’ordinanza per la zona a traffico limitato del centro storico di Alcamo. Una misura sperimentale che si iscrive in un ampio programma che dovrebbe portare, entro la fine del prossimo anno, a consolidare tale zona pedonale e a sostituire buona parte di mezzi propri con mezzi pubblici e biciclette a pedalata assistita.
L’assessore Fundarò ha infatti reso noto che tale ordinanza è solo una piccola parte di un progetto più complesso e che vedrà coinvolto il centro storico nei prossimi mesi.
Già entro fine gennaio dovrebbe essere fruibile un bus navetta elettrico che percorra il corso VI aprile in modo da consentire di lasciare le macchine fuori da tale perimetro. Al contempo si sta per avviare la gara d’appalto per l’istituzione di parcheggi a pagamento tramite parchimetri, per un totale di 1500, e per favorire l’ingresso nelle zone a traffico limitato si dovrebbe attivare il servizio di bike sharing grazie al reperimento delle 27 bici a pedalata assistita già in possesso del comune.
Entro la fine del 2013 nel Corso VI Aprile dovrebbe sorgere la pista ciclabile ed i parcheggi modificati in paralleli al marciapiedi, invece che a spina di pesce, per allargare la carreggiata e permettere la corsia per l’autobus e quella per i veicoli nelle ore consentite.
L’obiettivo è quello di abbattere la produzione di Co2 e l’inquinamento acustico che, da una recente ricerca dell’Arpa, risulta essere piuttosto elevato ad Alcamo.
“Così come per i rifiuti siamo riusciti a far cambiare mentalità agli alcamesi – spiega Massimo Fundarò -, stiamo provando a perseguire lo stesso obiettivo per la vivibilità e la mobilità cittadina. Pensiamo ad una città a misura di uomo, donna e bambino e cerchiamo di scoraggiare l’uso del mezzo privato offrendo delle alternative. Ci candidiamo a diventare città d’avanguardia in Siclia ma è richiesta la collaborazione dei cittadini affinchè il progetto vada buon fine, poichè crediamo molto nel processo partecipativo”.
L’assessore Fundarò spiega che l’ordinanza deriva da diversi incontri affrontati con associazioni ambientaliste e i commercianti della zona, per dare spazio ed ascolto a quanti si sentono parte in causa in un delicato settore come quello della mobilità cittadina nel centro storico.
Nella figura le zone coinvolte nella Ztl già oggetto di un nostro articolo.