CASTELVETRANO. Nelle prime ore di questa mattina i carabinieri della Compagnia di Catelvetrano, grazie anche alla importante collaborazione delle unità cinofile, hanno eseguito una complessa operazione denominata “Bronx”, volta a disarticolare un sodalizio criminale che radicato a Partanna, Salemi e Santa Ninfa, riforniva di cocaina e hashish larga parte del territorio trapanese, dando esecuzione a 12 delle 13 ordinanze di custodia cautelare emesse dal G.I.P. di Marsala su richiesta della Procura della Repubblica.
Sono dunque dieci sono le persone sottoposte gli arresti, una è attivamente ricercata , mente per due giovani è scattato l’obbligo di dimora:
ANCONA Davide classe 1992;
BELLAFIORE Saverio,classe 1989;
FARRO Gaetano, classe 1984 ;
MINORE Vincenzo, classe 1986;
TUDISCO Giuseppina Valentina, classe 1984;
DE PRIAMO Vito, classe 1979;
INGRALDI Giovanni, classe 1974;
MINORE Alessio, classe 1989;
CANGEMI Maurizio, classe 1990;
DI STEFANO Giuseppe, classe 1990;
DI STEFANO Francesco, classe 1987;
FALLETTA Antonino classe 1981;
CASISA Francesco, classe 1987 (attivamente ricercato).
Le indagini hanno permesso di individuare un’articolata quanto vasta rete di spacciatori operante a Partanna, dove l’attività di spaccio veniva condotta dai soci Ancona Davide e Bellafiore Saverio, i quali, a loro volta, si avvalevano della “manovalanza” di Farro Gaetano e Falletta Antonino. Questi svolgevano la funzione di corrieri, recandosi a Palermo dal fornitore Casisa Francesco, tramite accordi telefonici con la mente dell’organizzazione Bellafiore, impossibilitato ad uscire dal Comune di Partanna perché sottoposto ad altra misura restrittiva.
Le indagini, allargatesi a macchia d’olio nel Comune di Santa Ninfa, hanno portato sulla pista dei fratelli Di Stefano Francesco e Giuseppe, sul conto dei quali, venivano acquisiti importanti elementi di reità grazie anche a prolungati servizi di osservazione e pedinamento.
Da Partanna e Santa Ninfa la rete di spacciatori ha indotto i militari a volgere l’attenzione in modo più intenso nel comune di Salemi, dove i pusher sono stati per lungo tempo monitorati con una serie di penetranti attività investigative sviluppate nei confronti di Minore Vincenzo, Minore Alessio, Cangemi Maurizio e Tudisco Giuseppina (fidanzata di Minore Vincenzo), che in parziale autonomia e con propri canali di approvvigionamento, soprattutto nel comune di Vita ( comune di residenza di De Priamo Vito e Ingraldi Giovanni) si adoperavano nella distribuzione. I Carabinieri hanno registrato un preoccupante proliferare di consumatori che ha determinato un’ impennata della domanda di sostanze psicotrope, creando, di conseguenza, un inedito allarme sociale nella collettività.