Il precariato ha unito l’Italia dal Nord al Sud, ma in Sicilia prende dei connotati di problematica sociale più accentuata. Alcamo non è esente da questo problema, che vede coinvolte tante famiglie. Non aiuta una pubblicazione delle Regione sulla GURS in data 23 Gennaio, Leggi n.4 e n. 5 riguardanti anche l’aspetto economico finanziario e non solo la posizione giuridica dei lavoratori in questione. Ad oggi l’unica certezza lavorativa riguarda solo i primi 4 mesi del 2013, per i successivi mesi si attendono ulteriori disposizioni. Naturalmente la Regione non ha agito con intenti bellici, ma per tentare di far quadrare i conti, perché non bisogna dimenticare che in passato il creare precari ha connotato una “politica” adottata da molti politici per crearsi una clientela al fine di essere eletti, non preoccupandosi che tale “politica” avrebbe creato la situazione odierna, in certi casi tragica per i precari. Il Sindaco di Alcamo, Bonventre, per affrontare il problema che, non bisogna dimenticare, riguarda la vita di molte famiglie, ha avuto due incontri, uno con i funzionari dell’assessorato regionale al lavoro per verificare lo stato dell’arte dei contratti già scaduti ed in fase di riproposizione; il Sindaco, inoltre, ha incontrato le deputate del PD, Milazzo e Maggio, quest’ultima è vice presidente della Commissione lavoro, per avere notizie costantemente sull’iter legislativo dei prossimi lavori d’aula, riguardanti la difficile problematica dei precari, la quale ha avuto un’accentuazione con le disposizioni nazionali (Monti e Fornero e precedentemente Brunetta) recepite dalla Regione.