TRAPANI – Un giovane trapanese di venti anni è stato condannato a sette anni e sei mesi di reclusione dal Tribunale di Trapani per aver costretto la cugina minorenne a compiere atti sessuali. Il tutto è emerso casualmente un paio di anni fa, durante una intercettazione per fatti di mafia. Nella conversazione due donne parlarono dei presunti abusi del nipote nei confronti della cugina. La bambina, sentita dagli inquirenti, ha confermato di essere stata costretta dal cugino a compiere atti sessuali. All’epoca dei fatti la minore aveva sette anni.