ALCAMO – Durante la seduta di ieri del Consiglio comunale, è stata approvata all’unanimità la mozione d’indirizzo proposta dal consigliere Calvaruso riguardo alla collocazione del cordolo in Corso VI Aprile.
Una lunga discussione carica di polemiche riguardo la scelta fatta dall’Ass. Fundarò di collocare tale rialzamento e contornata dalle spiegazioni dell’Assessore e dalle nuove realizzazioni che si intendono fare.
La mozione d’indirizzo, presentata con 73 firme a sostegno, colpevolizza il mancato coinvolgimento dei cittadini, delle associazioni di categoria e dei commercianti nella decisione di installare il cordolo. Le critiche mosse sono sia da un punto di vista economico che da un punto di vista estetico. Le proposte fatte nella mozione sono, tra le altre, quella di eliminare i paletti e il rialzo in gomma collocato sull’asfalto; creare dei percorsi ciclabili alternativi; mettere degli orari di carico e scarico merci per i negozianti che devono essere maggiormente tutelati.
Fundarò in risposta a tale mozione ha spiegato, innanzitutto, che lui in qualità di assessore da il via alla realizzazione di questa corsia, ma che non si è occupato nel dettaglio di come, compito di competenza degli uffici tecnici. Poi la realizzazione di questa corsia deve essere inserita in un contesto ben più ampio, che vede anche l’attivazione del bus elettrico (in attesa della sola revisione per poter partire) e della diffusione delle bici elettriche.
Questa corsia è destinata alla circolazione del bus cittadino e, così come previsto dal codice della strada, ci deve essere una netta separazione tra la corsia normale e quella destinata al transito del mezzo pubblico. Siccome il tutto era perfettamente a norma di legge, al fine di attuare tale separazione sarebbe stato usato il cordolo già in possesso di questa amministrazione. Inoltre, entro 15 giorni si dovrebbe procedere all’installazione dei parcometri lungo il Corso VI Aprile.
Un’altra proposta fatta dall’Ass. Fundarò è stata quella di rendere ancora più visibile tale linea di demarcazione, evitando così cadute per quanti non vedendola vi inciampano, facendo apporre dei pannelli pubblicitari per i commercianti del corso, i quali potrebbero farlo senza sostenere alcuna spesa.
Aspre critiche sono state fatte da parecchi consiglieri sulle diverse questioni: in che modo si pensa di coniugare la pista ciclabile con il passaggio del bus elettrico, ovvero chi farà passare chi e come dovrebbero comportarsi i mezzi di emergenza considerando che da alcune strade non possono accedere alla corsia riservata (Vesco); come si intendono pagare gli autisti che dovranno portare il bus elettrico (Caldarella I.); il mancato coinvolgimento del consiglio comunale in queste decisioni (Stabile e D’Angelo).