ALCAMO – Sebbene il consiglio comunale martedì sera si sia dilungato fino alle 23:45, restavano ancora altri quattro punti all’ordine del giorno. Ieri sera pertanto la seduta si è continuata con la rapida discussione, e consecutiva approvazione, di tre debiti fuori bilancio inerenti dei risarcimento danni a carico di cittadini che hanno avuto sinistri a causa del manto stradale rovinato.
La seduta è proseguita poi con l’ultimo punto all’ordine del giorno, ovvero quello della mancanza d’acqua nel nostro territorio. Tale discussione ha avuto seguito da una mozione presentata e approvata nel 2012 da Ignazio Caldarella. Nella mozione in questione veniva messa in evidenza la necessità di una maggiore operatività da parte del Consiglio Comunale per tentare una risoluzione definitiva di tale problema e la possibilità di rivolgersi anche alla protezione civile per la dichiarazione di stato di emergenza.
Ieri sera Caldarella ha fatto presente che tale problema, ormai ventennale, doveva già essere risolto da parecchio tempo, invece l’amministrazione di centro sinistra al governo da tutto questo tempo, non ha fatto quanto necessario per cambiare qualcosa. “Quello dell’acqua è un problema veramente grave – afferma Caldarella – il cittadino paga le tasse per 365 giorni, mentre poi si vede arrivare l’acqua nella propria abitazione ogni dieci giorni quindi si e no per un mese all’anno”.
In risoluzione a tale problema Caldarella ha ricordato che c’è depositato, già dal 2007, un progetto, peraltro non ancora liquidato e costato ben € 223.000,00, relativo al recupero delle sorgenti Dammuso, Chiusa, Mirto e Cannizzaro.
Storia a parte quella di questo progetto che vede la costituzione da parte del Comune per il processo (la prima udienza è prevista per aprile) che si terrà per il mancato pagamento dei lavori.
In merito a quest’ultima questione la risposta del Sindaco è stata quella che sono già state avviate le trattative per il pagamento di tale debito. Riguardo invece alla questione in generale dell’acqua si attendono delle risposte per la giornata odierna, in quanto è previsto un incontro per l’utilizzo dell’acqua di un pozzo gestito da Sicilacque a monte Inici per il quale sono già stati eseguiti tutti i controlli e le prove di portata ma restano da definire i dettagli. E’ previsto inoltre l’arrivo di 30 litri al secondo di acqua in più dal dissalatore di Trapani.
Per Calvaruso e Nicolosi la soluzione che maggiormente potrebbe essere risolutiva è quella di una rapida sistemazione della condutture che portano l’acqua in città, poichè più del 40 % dell’acqua va dispersa in questo modo.