Il segretario generale della Uil di Trapani Giovanni Angileri ha espresso il proprio plauso alle forze dell’ordine coinvoltenell’operazione “Corrupti mores”. Lo scorso 9 Aprile, infatti, sono stati sequestrati 30 milioni di euro di beni e società appartenenti agli imprenditori trapanesi Francesco e Vincenzo Morici, ritenuti vicini al super latitante Matteo Messina Denaro. “Ritengo sia doveroso – ha affermato – esprimere il mio compiacimento per l’attività investigativa svolta da Polizia e Guardia di finanza, volta ad affermare la legalità nel nostro territorio. Solo attraverso l’affermazione della legalità, infatti, può esistere sviluppo e può essere portato avanti il lavoro di coloro che operano onestamente, nel rispetto delle regole. Oggi, come qualche giorno fa, con l’operazione della Dia che ha visto il sequestro di beni per 1,3 miliardi nel settore eolico, si conferma l’impegno a voler proseguire sulla strada già tracciata che vuole combattere quei soggetti che impediscono l’esistenza di un sistema lavorativo limpido ed onesto, per fare di Trapani una città che si distingue sempre più per la propria onestà e il rispetto delle regole”.