di Flavia Sannasardo.
In questi giorni di grande esodo dall’area magrhebina, l’Italia sembra come assonnata, meno accogliente del passato e ci si interroga sulle motivazioni: da sempre siamo un popolo in parte di migranti ma anche terra di migrazione. Questa è storia. Ma gli analisti più attenti sottolineano che da qualche anno i nostri industriali guardano al sud del mondo con occhi nuovi. Si è capito quanto sia importante per settori come l’edilizia, l’energia, la logistica, i servizi e per la nostra agricoltura l’apertura a nuovi mercati e proprio verso questi paesi si rivolgono gli interessi econoici. Dalla metà degli anni novanta il MED Europe Export, consorzio degli industriali vede il 60% di investitori nei paesi del nord Africa che si affacciano sul Mediterraneo. Delegazioni Siriane, Libiche e Tunisine cercano di contro i favori dei nostri industriali. I rapporti economici tra la Sicilia e la Tunisia si sono intensificati negli ultimi anni. Il momento è incerto a causa degli eventi degli ultimi giorni;c i vorranno mesi per capire cosa succederà, e gli sbarchi sulle nostre coste sono considerati un pò come un ritorno a casa dal momento che siamo di casa da loro.