Dopo giorni di sbarchi, appelli all’Unione Europea da parte del ministro dell’Interno Maroni, e un’isola che ad oggi ospita 1.923 uomini e 30 donne, fa sentire la sua voce anche il presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo, invitando il governo nazionale ad aprire un dialogo con la Regione e con gli enti locali siciliani per fronteggiare l’emergenza e prendere decisioni in merito alla realizzazione di centri di accoglienza nell’isola. Il ministro Maroni sembra contare molto sulla possibile apertura di un centro di solidarietà a Mineo. Lombardo ha dichiarato: “accogliendo il grido di dolore che proviene dalle migliaia di migranti, che in questi ultimi giorni sono giunti in Sicilia, la Regione non puo’ restare a guardare inerte, proprio per questo chiede di essere coinvolta nelle scelte per trovare le soluzioni piu’ idonee, a cominciare dall’ipotesi del centro di solidarieta’ a Mineo”. Ma più che al grido di dolore che proviene dal canale di Sicilia Lombardo sembra far eco alle preoccupazioni espresse dal sindaco di Mineo in merito alle ripercussioni economiche e di sicurezza che l’arrivo degli immigrati potrebbe causare al territorio. Si spera dunque che le soluzioni idonee al di là di facili retoriche possano giungere davvero.