ALCAMO. Un anno è quasi passato dall’insediamento della giunta guidata da Sebastiano Bonventre. Molti ricorderanno che l’ultima è stata una delle campagne elettorali più accese, per toni e polemiche. Molti ricorderanno anche le tante promesse di vincitori e vinti, quasi le stesse in termini di contenuti, forse diverse in termini di piani di realizzazione.
Dopo un anno di governo della città un piccolo bilancio può essere utile a fare il punto della situazione. I primi mesi, forse anche perchè estivi, sono stati di assestamento e sul piano della realizzazione dei progetti si è fatto ben poco se non avviare le pratiche per diverse questioni ancora in sospeso. Si tratta di progetti a lungo termine che richiedono autorizzazioni da più parti, come l’ospedale e la cittadella dei giovani, per cui a qualche passo avanti corrisponde anche qualche periodo di stasi.
Due questioni in autunno sembravano aver trovato soluzione a breve termine: una era relativa alla questione dell’impatto ambientale e al traffico cittadino, e prevedeva la messa in funzione di autobus elettrici e biciclette a pedalata assistita già da gennaio scorso, l’altro riguardava la questione acqua, che attanaglia cittadini e commercianti, che da marzo è stata slittata a giugno per problemi di controlli e permessi a prendere l’acqua da altre fonti.
Numerose altre le questioni, nei più svariati ambiti, ma le due sembrano davvero le più discusse e di diretta competenza del comune. Fermo restando che tutto ciò che attiene ad ospedale e tribunale, giusto per citarne un paio, rimane vincolato anche a organi diversi dal comune e pertanto va incontro a tempi e problematiche diverse.
Il tempo è maturo per dare qualche risposta in più ai tanti cittadini alcamesi, non solo per definire eventuali questioni insolute o cambiamenti di programma, ma anche per dare il senso che ci sia davvero un interesse ad offrire servizi degni di una cittadina come Alcamo.