ALCAMO. La dott.ssa Francesca De Luca, presidente di “Fare Ambiente”, trascorso quasi un anno dal giugno 2012, data in cui aveva allertato e informato il sindaco di Alcamo Sebastiano Bonventre, la presidenza della Provincia regionale di Trapani e il dirigente dell’Ufficio provinciale dell’Azienda Foreste Demaniali sulla situazone di degrado cui verte la R.N.O. Bosco D’Alcamo, ha inoltrato un’ulteriore sollecito attraverso una lettera al primo cittadino alcamese, al connissario della Provincia Regionale di Trapani, al Presidente Giuseppe Scibilia e al Prefetto di Trapani.
“La presente fa seguito a due note, una del 12 giugno 2012 indirizzata al Presidente della Provincia Regionale di Trapani, al Sindaco del comune di Alcamo e al dirigente dell’Ufficio provinciale dell’Azienda Foreste Demaniali, e l’altra del 16 novembre 2012 indirizzata al Sindaco del comune di Alcamo, note ad oggi senza riscontro e che ad ogni buon fine si allegano in copia.
Dalla prima nota è trascorso quasi un anno e la situazione in cui versa la R.N.O. Bosco D’Alcamo risulta ulteriormente peggiorata e l’intero territorio è in uno stato di totale abbandono. Al momento si registra la presenza di una enorme quantità di necromassa all’interno del bosco e di vegetazione erbacea secca che da qui a qualche giorno fungerà da esca per qualsiasi evento colposo, doloso o accidentale che possa provocare un eventuale incendio.
Questo nonostante l’impegno di cittadini e associazioni che hanno a cuore il proprio patrimonio naturalistico, e le innumerevoli iniziative a sostegno della Riserva che si sono susseguite durante il periodo in esame, tendenti a stimolare gli organi in indirizzo ad intervenire, ognuno per le proprie competenze.
La totale assenza dell’ente gestore a tutte le iniziative promosse sul territorio, la completa sordità del proprietario della maggior parte dei terreni della Riserva non può più essere sottaciuta da tutti coloro che intendono continuare a vivere in sicurezza alle pendici di monte Bonifato, da tutti coloro che ritengono che l’istituzione di un’area protetta debba rappresentare un valore aggiunto per il territorio e la sua cittadinanza e che il risultato che ci si aspetta non è sicuramente lo stato di totale abbandono in cui la Riserva ad oggi versa.
Durante gli ultimi mesi è stato redatto il piano di interpretazione della riserva, lavoro meritorio se ciò rappresentasse la sintesi del piano di gestione, del piano di utilizzazione della pre riserva, delle attività produttive ecocompatibili, delle attività di educazione ambientale esistenti. Dell’elenco fatto ad oggi non esiste nulla.
L’estate è oramai alle porte e, senza i necessari interventi quantomeno di prevenzione passiva degli incendi, la Riserva corre il rischio di mostrare ai suoi cittadini uno spettacolo ancora più suggestivo di quello vissuto nello scorso mese di settembre durante l’incendio devastante di cui sono ad oggi ben visibili le ferite.
Ma questo da solo non basta, è necessario che gli enti mettano in campo tutte le iniziative possibili per arrivare ad un corretto governo del bosco finalizzato al raggiungimento degli obiettivi istituzionali della Riserva e a garantirne la sicurezza.
Anche quest’anno il Sindaco ha emesso l’ordinanza di prevenzione incendi boschivi con la quale si obbligano i proprietari, conduttori e enti gestori a mantenere in perfetto stato di pulizia i terreni limitrofi ai boschi. A tal proposito si vuole ricordare che l’art. 6 della legge 689 del 1981 obbliga in solido i proprietari dei beni sui quali la violazione è commessa a rispondere delle somme dovute dall’autore della violazione.
In definitiva della mancata pulizia dei terreni contermini alla R.N.O. Bosco D’Alcamo rispondono in eguale misura l’ente gestore e i proprietari delle aree, tra cui il comune di Alcamo”.