E’ stata assolta con formula piena dalla Corte d’appello di Palermo l’avvocatessa alcamese Francesca Adamo, di anni 49, dall’accusa di intestazione fittizzia di beni. Il nuovo processo è stato determinato dopo l’annullamento e rinvio da parte della cassazione. La vicenda era nata dall’operazione antimafia, eseguita congiuntamente dalla polizia e dai carabinieri, denominata “cemento libero” nel 2008. Secondo i giudici della Corte d’appello non è valida l’ipotesi degli investigatori sulla possibilità che l’imputata abbia indicato ad un mafioso il nome di un probabile prestanome per la registrazione di una società. L’ Adamo è stata difesa dall’avvocato Giuseppe Oddo.
Sono state ridotte le pene, sempre all’interno dello stesso processo, per Liborio Pirrone, da anni 9 e 8 mesi a a 9 anni e 4 mesi per associazione mafiosa ed estorsione, e per Giorgio Regina e Stefano Regina, accusati di estorsione, rispettivamente da 8 anni e 8 mesi a 8 anni e e 6 mesi e da 9 anni e 4 mesi a 9 anni ed un mese. Mentre per Vito Amato è stato escluso l’aggravante di aver favorito Cosa Nostra riducendo la pena da 3 anni e 8 mesi a 2 anni e 6 mesi per la tentata estorsione alla ditta Celi di Santa Ninfa.