Intervista a Caterina Chinnici

La Dott.ssa Caterina Chinnici è nata a Palermo, dove ha conseguito la laurea in Giurisprudenza, a soli 21 anni, con il massimo dei voti e la lode accademica. Ha intrapreso la carriera di magistrato, professione svolta dal padre, Consigliere Istruttore Rocco CHINNICI, ucciso dalla mafia il 29 luglio 1983, del quale, nell’ambito delle funzioni svolte, ha sempre ricalcato l’impegno e la professionalità.Da giugno fino al 31 dicembre 2009 ha ricoperto l’incarico di assessore regionale della Famiglia, delle Politiche Sociali e delle Autonomie Locali. Dal primo gennaio 2010 è assessore delle Autonomie Locali e della Funzione Pubblica.

1) Assessore lei ha detto che è entrata nel governo regionale per dare di più alla propria terra. C’è riuscita?

Si, ho deciso di accettare per avere un maggior raggio d’azione nell’impegno che mi lega alla mia terra. Nella mia carriera di magistrato a Caltanissetta, come procuratore dei minori, ho constato maggiormente il disagio sociale in Sicilia. Questa è stata la motivazione principale che mi ha portato ad accettare l’incarico di Assessore Regionale. Cercare di affermare i valori di legalità attraverso le politiche sociali della regione. In questo senso ho già dato il mio contributo nei sei mesi che ho avuto la delega alla Famiglia.

2) E poi la delega alla famiglia e stata tolta lasciandole quella alle autonomie locali e alla funzione pubblica.

Anche nelle autonomia locali ho riscontrato una situazione difficile. Le molte difficoltà economiche e le esigue disponibilità finanziarie in questo periodo mettono a dura prova il lavoro dei sindaci. Ho cercato di ascoltare i sindaci, discutendo su quelle capacità di autofinanziamento che possono aiutare i comuni in difficoltà. Cercando anche di aiutarli nell’utilizzare le agevolazioni dei fondi europei.

3) È più facile fare dell’antimafia all’interno o al di fuori della politica?

Credo che sia sempre importante fare dell’antimafia. Ma è anche dura farlo su serio. La differenza è che all’interno della politica si possa fare prevenzione al fenomeno mafioso. Cioè attraverso la politica si può arrivare prima , cercando di prevenire il rischio di infiltrazioni mafiose.

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Marcello Contento nasce a Palermo nel 1982, vive la sua vita tra la Sicilia e la Toscana. Giornalista, insegnante di economia aziendale e lettore incallito di Tex e Alan Ford.