Dietrofront sulla scarcerazione del castellammarese Bosco

PALERMO. Il tribunale del riesame di Palermo ha disposto il ripristino della misura cautelare in carcere per il castellammarese Vincenzo Bosco. Il primo provvedimento di carcerazione era del giugno dello scorso anno, quando a seguito dell’operazione Crimiso venne tratto in arresto, poi il ricorso dei suoi legali lo aveva reso di nuovo libero nello scorso ottobre. L’operazione antimafia, denominata Crimiso, aveva consentito di ricostruire l’organigramma dei vertici delle famiglie mafiose di Alcamo, Castellammare del Golfo e Calatafimi e portato alla luce una serie di condotte delittuose commesse dagli indagati, in particolare alcuni attentati incendiari ed altrettante estorsioni ai danni di operatori economici di quei centri, in quell’operazione Bosco è stato indagato per tentata estorsione. Il provvedimento di scarcerazione, impugnato dalla Direzione Distrettuale Antimafia e adesso annullato dalla Suprema Corte di Cassazione ed il Tribunale per il Riesame di Palermo ha stabilito, dunque, il ripristino della misura cautelare.

CONDIVIDI
Commenti Facebook
Articolo precedenteDomani MotoIncontro ad Alcamo
Articolo successivoLe iniziative di domenica 23 giugno