Ancora troppo amianto nella valle del Belice

Considerando l’inefficienza del pubblico diventa una necessità che il privato cittadino si rimbocchi le maniche per far valere i suoi diritti. E’ per questo motivo che una cittadina ha presentato come prima firmataria il 2 luglio scorso un’interpellanza urgente alla Camera dei Deputati per il Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare.

A seguito del terremoto che nel 1968 ha sconvolto la valle del Belice, il comune di Montevago, uno tra quelli maggiormente colpiti, ha avuto un grande aiuto dalla solidarietà dimostrata dai giornali Il TempoIl Piccolo di Trieste, e l’Eco di Bergamo, che riuscirono a far collocare degli edifici prefabbricati con delle coperture in amianto.

Da lì a poco venne però resa nota la gravità degli effetti che le fibre di questo materiale hanno e venne emanata la legge , n. 257 del 1992 che ha messo al bando l’amianto nel nostro Paese.

Ma a più di vent’anni dall’entrata in vigore della legge quasi nulla è stato fatto per la bonifica dei luoghi, da quì la richiesta di avere notizie in merito alla situazione attuale: “chiediamo di quali elementi disponga il Governo in relazione a quanto esposto e se si intendano assumere le iniziative di competenza per monitorare la situazione e per stanziare specifiche risorse idonee allo scopo di porre in sicurezza i fabbricati ove sia presente amianto, come quelli del comune di Montevago, in modo da dotarli di coperture a norma di legge”.

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Eva Calvaruso, classe 1984, vive ad Alcamo, spirito da ventenne e laurea in Economia. Animo hippie e fan sfegatata di Guccini. Curiosità, passione e una continua ricerca della verità l’hanno spinta a diventare una giornalista.