TRAPANI. Presenti anche la Palmeri e Santangelo all’incontro di lunedì per l’adozione di strategie condivise in funzione antimafia e di prevenzione della corruzione a cui erano presenti quasi tutte le autorità della provincia. I due parlamentari, l’una alla regione all’altro a Roma, sono stati tra i più duri a intervenire sulla tematica.
Valentina Palmeri ha messo in luce soprattutto le problematiche di Alcamo, posta ad esempio per tante altre città, dove : “Serve a poco avere un alto tasso di raccolta differenziata se poi nel territorio vi sono luoghi dove mancano le fognature e si inquina giornalmente il mare, come avviene ad Alcamo Marina. La tutela dell’ambiente viaggia di pari passo con la tutela dei beni comuni materiali ed anche immateriali, quindi dalla lotta alla mafia, al voto di scambio e alla corruzione che fa lievitare anche del 40 per cento il costo per la collettività. L’unica via per poter cambiare veramente la Sicilia è una concreta e fattiva tutela della legalità e della trasparenza”
Santangelo, invece, ha sottolineato quanto amministrazioni e cittadini siano distanti dai processi politici e amministrativi che decidono la loro vita.
Infine, si legge nelle comunicazioni ufficiali del movimento, i due hanno incontrato il prefetto per parlare della questione alcamese che ha coinvolto tra gli altri il Sindaco in quanto sarebbe stato eletto con voti comprati. Sulla questione la Palmeri era già intervenuta chiedendo le dimissioni di Bonventre che anche se fosse estraneo ai fatti sarebbe comunque “colpevole” di essere stato eletto, per una manciata di voti, con un sistema particolarmente corrotto e poco limpido.