Io sto con l’antiracket… e tu?

CASTELLLAMMARE DEL GOLFO – L’Associazione Antiracket ed Antiusura di Castellammare del Golfo ha presentato ieri pomeriggio presso il teatro Apollo “io sto con l’antiracket…e tu?” convegno sulle problematiche legate al racket e all’usura: verso la legalità per risvegliare le coscienze.

Moderatore dell’incontro il professore Sebastiano Cruciata, presidente dell’Associazione Antiracket ed Antiusura: “L’incontro di oggi ha l’intento di mantenere viva l’attenzione sul fenomeno mafioso e dell’usura, con il fine di non abbassare mai la guardia e di essere attrezzati a contrastare episodi intimidatori come quelli che si sono verificati lo scorso inverno”.

“Noi siamo all’inizio di un’amministrazione che può determinare le sorti di Castellammare – ha affermato il sindaco Nicola Coppola nel suo intervento -. Durante il nostro mandato gestiremo sicuramente ingenti quantitativi di denaro, affidando innumerevoli appalti e, se non siamo attenti e ben coscienti delle situazioni, rischiamo di diventare “complici” di meccanismi poco trasparenti”.

“Siamo molto indietro la situazione è molto più critica rispetto a quella che sembra. Il lavoro è duro e cerchiamo di dare il nostro contributo per fare qualcosa” ha affermato invece il Commissario Valenti.

“Fare rete è fondamentale per contrastare il pizzo. Farsi pagare dai commercianti è il metodo con cui la mafia si sostituisce allo stato come punto di riferimento” ha affermato Nicola Prosa referente di Libera, associazioni, nomi e numeri contro le mafie.

Presenti all’incontro anche il neo presidente del Consiglio Domenico Bucca, il Maresciallo dei carabinieri Gargano e Nicola Clemenza rappresentante di Libero Futuro.

Nonostante l’importanza dell’argomento la cittadinanza non ha risposto in maniera adeguata all’invito, infatti si contavano appena una cinquantina di partecipanti.

La conferenza è stata conclusa in maniera inaspettata dall’intervento di un intervento breve ma incisivo di un castellammarese che vive da anni a Milano che raccontando la sua esperienza ha affermato che non è facile vivere al nord dovendo sempre difendere la Sicilia. Le sua parole sono state il vero momento di riflessione del dibattito.

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Eva Calvaruso, classe 1984, vive ad Alcamo, spirito da ventenne e laurea in Economia. Animo hippie e fan sfegatata di Guccini. Curiosità, passione e una continua ricerca della verità l’hanno spinta a diventare una giornalista.