ALCAMO. Francesco Domingo, uno dei tre indagati per aver incendiato il portone della segreteria politica del Senatore Nino Papania, ha confessato di aver preparato e piazzato i due ordigni la notte tra il 22 e il 23 febbraio del 2012. Sentito dal sostituto procuratore Rossana Penna, ha anche ammesso di aver fatto tutto da solo nel tentativo di scagionare gli altri due complici, Antonino Mistretta ed Enzo Amato.
L’imputato nella sua versione dei fatti, ha negato di aver fatto pressioni al Senatore Papania con lo scopo di ottenere un posto di lavoro ma, visto il suo stato di disoccupazione, ha voluto lanciare un forte segnale alla politica, responsabile della crisi economica. Gli inquirenti non convinti della versione di Domingo, hanno chiesto un rinvio a giudizio per i sette imputati.
Antonino Mistretta, Francesco Dominco e Enzo Amato dovranno rispondere di incendio e tentata estorsione, mentre per Leonardo e Giuseppe De Blasi, padre e figlio, Giovanni Renda e Leonardo Vicari l’accusa è di tentata estorsione.