Macaluso: il patto-scontro tra lo Stato e la mafia, ve lo racconto io

Emanuele Macaluso, da sempre “migliorista”, cioé di quella corrente del Partito Comunista più “occidentale”, nonostante l’età non si fa intimorire dall’andare contro corrente e anzi sembra più sicuro che mai nell’affermare le sue tesi, tra le quali quelle sul garantismo, ma non si limita a questo il Macaluso-pensiero, infatti ha colto l’occasione della riunione a Palazzo Steri (Palermo), dove si dava vita al club degli eretici, per “riscrivere” il patto-scontro tra Stato e mafia; all’evento erano presenti Giovanni Fiandaca, Peppino Di Leo, Salvatore Lupo. Secondo Macaluso non fu l’assassinio di Lima a dare inizio alla guerra dichiarata dalla mafia allo Stato, ma Macaluso mette in risalto come evento scatenante della suddetta guerra l’uccisione di Gaetano Costa, che firmò, in solitudine, i mandati di cattura a sei boss, rompendo una sorta di patto di non belligeranza che durava da decenni. Invece l’uccisione di Lima si deve al fatto che non si riusciva più a dare corso alle richieste delle famiglie; infine – Macaluso – ha sottolineato che gli andreottiani di Sicilia non influivano più sulle decisioni di Giulio Andreotti che, già negli anni Ottanta  “rincarcerò” i mafiosi, con una forzatura legislativa “che destò le perplessità del garantista Stefano Rodotà”.

La tesi di Macaluso risulta antitetica alla tradizionale interpretazione, che sino ad ora , si è data in riferimento alla guerra tra Stato-mafia, ma si sa Macaluso stupisce sempre, non per la voglia di andare contro, ma perché ha nel suo DNA il non fermarsi alle verità che ci propinano, ma il suo pensiero vola sopra tutto per cercare di interpretare gli eventi in maniera più libera possibile. Naturalmente questo non significa che Macaluso possa vantare di avere la verità, e a dir il vero non lo fa, ma dica bene o male i suoi discorsi portano ad un unico insegnamento: non ingabbiare il proprio pensiero, ma fallo volteggiare libero verso una possibile verità diversa da quella che appare o ci vogliono somministrare.

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Eros “Libero” Bonomo, Giornalista siciliano, vive ad Alcamo, il cui lavoro è incentrato su Passione, Rispetto e Indipendenza, così da informare al meglio i cittadini. Grande “divoratore” di Dylan Dog, musica e libri, in particolare di storia politica. Motto: “Non sarai mai solo con la schizofrenia”.