Il consigliere comunale, Antonio Fundarò, ancora una volta chiede cosa ha fatto o farà l’amministrazione “relativamente alla pubblica illuminazione con riguardo alla mozione di indirizzo approvata dal consiglio comunale con delibera n. 106 – mozione di indirizzo a firma del consigliere Fundarò Antonio + 2 (illuminazione SS 187 contrada Calatubo)”.
Fundarò continua affermando che dalle informazioni verbali avute dall’ufficio preposto, nella persona del geom. Luigi Culmone, nessun intervento di potenziamento e miglioramento della pubblica illuminazione può essere attuato per limitazioni legislative e finanziarie (ndr. Risalenti al precedente anno solare):
– Se negli ultimi 12 mesi sono stati implementati i punti di illuminazione pubblica, in caso affermativo, in quale via, quartiere, l’importo dell’impegno di spesa, il numero del provvedimento amministrativo, e se è stato rispettato il disposto normativo sul risparmio energetico;
– Se risponde a verità che è stata implementata, dopo il provvedimento legislativo de equo, l’illuminazione in contrada Palmeri e, se dovesse risponde a vero, a quanto ammonta l’importo stanziato e quanto è aumentato l’assorbimento energetico e la spesa energetica;
– Se questa Amministrazione, nello specifico il Dirigente, ha valutato la possibilità di implementare l’illuminazione pubblica ricorrendo, come hanno fatto tantissimi comuni limitrofi, ultimo Valderice, alla palificazione con impianto fotovoltaico che non solo limita e contiene la spesa per la pubblica illuminazione ma, al contempo, contribuisce al radicamento di una nuova cultura energetica alternativa e al potenziamento dei fattori deterrenti la microcriminalità.