TRAPANI. Salvatore Inguì, rappresentante di Libera : “Con il lutto al braccio. Con le bandiere listate a lutto. Sabato 5 ottobre, alle ore 19.00, a Trapani, dinnanzi Palazzo Cavarretta, per percorrere il corso Vittorio Emanuele sino al porto per deporre un fiore in acqua. Questa tragedia è nostra. Questi morti sono nostri. Contro le mafie dei trafficanti di uomini, contro ogni ingiustizia, per una legge giusta e solidale, la città partecipi numerosa”. a questo grido di dolore dovrebbero unirsi tutti i cittadini italiani che hanno una coscienza. “Proviamo un immenso dolore per queste morti innocenti. È una triste storia che continua e anche le parole sono stanche. Sono morti che devono pesare sulle coscienze di tutti. E dovono farci dire basta, basta ai trafficanti di morte, basta ai venditori di illusioni, basta a chi anche su queste morti fa propaganda, basta a chi cerca scorciatoie con leggi che negano diritti, alimentano illegalità e disperazione”, afferma Luigi Ciotti, presidente nazionale di Libera in una nota sull’ennesima, immane tragedia dei migranti al largo di Lampedusa. Non vorremmo più sentire queste notizie anche perchè ci ricordano quando i migranti eravamo noi, i nostri avi che partivano per le americhe e ricevevano insulti e calunnie. se è vero che la storia serve per non ripetere gli errori del passato , non si capisce perchè continuiamo a fare sempre gli stessi percorsi. O meglio sembra che non capiamo ma sappiamo benissimo che dietro queste morti ci sono interessi enormi, mafie non meglio definite e non riconosciute per comodità.Gli uomini sono tutti uguali e la carità umana dovrebbe partire dalla tolleranza e dall’accoglienza. Troppo spesso dimentichiamo che nel sangue di tanti siciliani scorre lo stesso sangue di quell’africa che ci sembra o vorrebbero tenere lontana. pensando a V. Arrigoni mi viene da dire più che restiamo umani come lui amava dire “torniamo umani”mi pare che abbiamo dimenticato di esserlo.