VILLERUPT. Si è conclusa la trentaseiesima edizione del Festival del Film italiano di Villerupt che offre una panoramica sul nostro cinema attuale dando rilievo ai film italiani non distribuiti nelle sale francesi. 72 film presentati in 4 sezioni. Il festival ha avuto l’occasione di ospitare i lungometraggi di Paolo Virzi e i film di Micaela Ramazzotti e ha offerto una retrospettiva di 5 film del 1963 omaggiando autori del calibro di Fellini, De Sica e Risi.
All’alcamese Giovanni Calvaruso è andata la menzione della giuria per il suo 31 Gradi Kelvin ottenuta con la seguente motivazione: “L’interessante esordio di Calvaruso si fa notare per un registro dove la denuncia e la tensione morale non sacrificano la poesia. Già maturo nella caratterizzazione dei personaggi e soprattutto sicuro nello stile, il regista ci presenta una Sicilia inconsueta popolata di gioventù precaria sotto un cielo plumbeo. Nel film non c’è alcun cedimento al fascino facile della grande isola mediterranea, la sua visione pessimistica della realtà non consola ma fa partecipare lo spettatore sgomento al “genocidio di una generazione“.
Si tratta di un festival che nel corso degli anni ha sempre avuto ospiti illustri tra cui Ettore Scola, Philippe Noiret, Nanni Moretti, Mario Monicelli, Carlo Verdone e tanti altri…