CASTELLAMMARE DEL GOLFO. In un consiglio comunale gremito di cittadini, curiosi ad assistere al dibattito consiliare sull’approvazione della TARES, diversi sono stati i momenti di tensione tra la maggioranza e l’opposizione. Presenti anche le associazioni di categoria come la Confcommercio, l’ACAL, la Confesercenti/CNA, che nei giorni scorsi, attraverso un comunicato stampa, hanno chiesto al Sindaco di non approvare la TARES e rimanere con il vecchio tributo della TARSU.
Presenti tutti i consiglieri. Si sono espressi a favore della TARES la prima Commissione Consiliare, ad esclusione del consigliere Angelo Palmeri, il Collegio dei revisori e la circoscrizione di Balata di Baida. Si è espressa, invece, non favorevole la seconda Commissione Consiliare, ad esclusione di Camillo Coppola, e degli assenti Paradiso e Foderà.
Ad aprire il dibattito l’intervento del Sindaco Nicola Coppola che ha delineato un quadro della situazione attuale.
“Adesso – interviene Coppola – il costo della gestione esterna è 3,7 milioni di euro, quando veniva gestito internamente ammontava ad 1,7 milioni. Il regolamento della TARES era previsto per legge. Adesso è stata introdotta dal parlamento la possibilità di rimanere a TARSU. Non ci sono spazi per nessuno di cantare vittoria. Alla fine del confronto dobbiamo trovare le soluzioni necessarie“.
“Dobbiamo recuperare 3,7 milioni di euro – conclude il Sindaco – come e quando lo deciderà il consiglio comunale. In ogni caso saremo costretti a prendere una soluzione“.
Angelo Palmeri (PDL)
“E’ una situazione delicata – commenta il consigliere Palmeri – stiamo cercando di portare l’attenzione dei cittadini su tematiche importanti. C’è l’opportunità di scegliere tra TARES e TARSU. Occorre salvaguardare in un momento di crisi sia le imprese che le famiglie numerose“.
Il consigliere si rivolge al Sindaco: “lei ha approvato in giunta la TARES quando la scelta era obbligata. Oggi questa opportunità c’è, scegliamo una strada che non pesa sulle tasche dei cittadini. La TARES mette in ginocchio le imprese. Per questo il PDL vuole portare sul tavolo la proposta di rimanere TARSU“.
Lorena Di Gregorio (Lavoro e Sviluppo)
Secondo il capogruppo del movimento Lavoro e Sviluppo a sostegno dell’amministrazione Coppola: “c’è un po’ di confusione sulla materia, non abbiamo un regolamento adatto nel 2013. La TARES mira, invece, a una maggiore giustizia ed equità sociale. Si introduce il principio di chi produce di più paga di più, viceversa per chi produce di meno“.
“Invito – conclude la Di Gregorio – a riflettere e cambiare il tono della discussione. Considero questo regolamento equo perché tiene conto di tutte le situazioni“.
Stefano Cruciata (Cambiamenti)
“Questa è una discussione cruciale – commenta il capogruppo. Si discute delle sorti di alcune categorie sociali del nostro comune. La proposta di questa amministrazione di passare a TARES non è giustificabile. Prima eravamo obbligati, adesso abbiamo questa opportunità. Molti comuni stanno rimanendo a TARSU e questo ci deve fare riflettere“.
“A nostro parere – continua Cruciata – non è equo il principio TARES. Ci aspettavamo differenziazioni tra le categorie produttive. Inoltre, dovevamo fare un lavoro di pesatura. Non capiamo perché si voglia andare avanti con la TARES, è più sensato aumentare del 21% per tutti. Inoltre, la media della famiglie di Castellammare è di quattro elementi, non è vero che si aiutano i nuclei familiari“.
“Invitiamo – conclude il capogruppo di Cambiamenti – ad assumersi la responsabilità delle nostre azioni nei confronti dei nostri concittadini“.
Maurizio Paradiso (CDU)
“La verità – interviene il consigliere – è che dobbiamo recuperare 3,7 milioni di euro. Il problema risiede nell’aumento della spese dei rifiuti. Si sente parlare spesso di lobby dei rifiuti, credo che ci siamo finiti dentro anche noi“.
Giacomo Asaro (Gruppo Misto)
“Il mio parere sulla TARES è negativo. Un regolamento assolutamente ineccepibile, ma si tratta di un regolamento morto. Da qui a breve andrà certamente modificato. Non vogliamo fare demagogia. L’amministrazione e il consiglio non sono equitalia. Dobbiamo trovare le soluzioni migliori per i cittadini. La TARES è fortemente penalizzante per i nostri cittadini. Chiedo di soprassedere di qualche settimana l’approvazione del tributo“.
Camillo Coppola (PD)
“Il nostro non è un partito delle tasse – interviene il consigliere. Noi stiamo parlando di aiutare la stragrande maggioranza dei nuclei familiari. Non è giusto spalmare 3,7 milioni su tutti gli abitanti. Nessuno vuole che chiudono le attività produttive“.
Daniela Blunda (PD)
La consigliera accusa la precedente amministrazione e si schiera a favore del nuovo tributo: “ci sono delle pecche dell’amministrazione precedente. La TARSU non tiene conto della stagionalità, mentre la TARES introduce questo nuovo elemento. Stiamo parlando di equità sociale e giustizia sociale. Abbiamo inserito agevolazioni alle famiglie che hanno un portatore di handicap nel nucleo familiare. E’ un provvedimento equo“.
Giuseppe Fausto (PDL)
“Devo constatare – interviene il consigliere comunale – la confusione che alcuni colleghi, sicuramente in buona fede, fanno. Rendiamoci conto che con la TARES un ristorante che in passato pagava 1400 euro, con il nuovo tributo ne pagherebbe 4400 euro. Ci saranno aumenti del 200% per attività di ortofrutta, pescherie, piazza al taglio ecc…, mentre per ristoranti, pizzerie ecc…, si tratta di aumenti del 180%. Capisco che in una amministrazione dove non c’è un Assessore al bilancio questi errori accadono. Ma adesso è necessario rimanere con il vecchio tributo della TARSU. Riviste specializzate ci dicono che la TARES danneggia le attività produttive“.
“Ci saranno aumenti anche per famiglie numerose composte da almeno quattro persone. Ricordiamoci che se si tratta di oltre 1300 nuclei, stiamo parlando di circa 5000 persone. Con la TARES danneggeremo sia le attività produttive che le famiglie con più di tre persone“.
Giuseppe Norfo (Gruppo Misto)
“La TARSU è il male minore. Il modo più omogeneo e trasparente per i nostri cittadini. Aumentando di una aliquota a tutti vuol dire una maggiore equità“.
Consiglio Comunale rinviato
Il consiglio comunale è stato rinviato a giovedì prossimo con non poche polemiche. Infatti, la decisione è stata presa dalla maggioranza, con il voto contrario dell’opposizione La maggioranza ha voluto rinviare la seduta per consentire un maggior confronto sulle decisioni. Tra i banchi dell’opposizione questo atto è stato letto come una debolezza della maggioranza. Confronto che i consiglieri dell’opposizione sono disposti ad accettare solamente se l’amministrazione fa un dietro-front sull’approvazione della TARES.