PALERMO – Ieri circa duemila persone sono scese in piazza Verdi in sostegno del Pm Antonino Di Matteo e gli altri Pm della trattativa Stato-mafia. Di Matteo e gli altri magistrati sono stati minacciati nei giorni scorsi dal vecchio boss sanguinario corleonese Totò Riina che, dal 41 bis, ha manifestato tutta il suo odio verso che gli sta sul fiato sul collo.
Davanti al teatro Massimo si è riunita la Palermo onesta, quella che non lascia soli i magistrati minacciati di morte. In piazza la Palermo che non vuole che si commettano nuovamente gli errori del passato. Associazioni, sindacati, scuole, tutti si sono stretti intorno a Nino Di Matteo. Tante le associazioni tra cui Addio Pizzo, le Agende rosse, Muovi Palermo, Azione civile, Cittadinanza per la magistratura, Contrariamente, l’associazione Cambiamenti di Castellammare del Golfo, Antimafia Duemila, Comitato 23 maggio, Cgil, Resistenza antimafia, Associazione nazionale familiari vittime di mafia, Libera associazioni, nomi e numeri contro le mafie tra cui il presidio di Libera “Piersanti Mattarella” di Castellammare e tante altre. Presenti anche molte scuole e le associazioni universitarie come Rum e Run.
Presenti anche molti politici e magistrati tra cui l’Onorevole Fabrizio Ferrandelli e il Presidente della Regione Siciliana Rosario Crocetta, duramente contestato dagli attivisti “No Muos.”
“Ogni battaglia contro la mafia la dobbiamo considerare una mappa di avanzamento e di liberazione della società, ma non dobbiamo pensare che sia un risultato definitivo. Il nostro compito deve essere quello di sradicare questo male dalla realtà politica della società siciliana, scardinandolo dal sistema degli affari dove ha subito dei duri colpi. Io sono convinto che i magistrati vinceranno se la lotta alla mafia la faremo ognuno di noi, dal disoccupato allo studente, dall’imprenditore alle casalinghe.” Ha commentato Rosario Crocetta prima di essere contrastato da alcuni attivisti. “Hai venduto la Sicilia agli americani, vergogna. La gente intanto muore di tumore, vergogna” hanno urlato al governatore che non ha esitato a rispondere: “Io non ho niente di cui vergognarmi, lei si deve vergognare che usa una manifestazione antimafia per parlare di questioni ideologiche che non conosce” ha risposto Crocetta allontanandosi da piazza Verdi per prendere posizione in testa al corteo.
Il corteo da piazza Verdi ha percorso via Maqueda fino a raggiungere i quattro canti e la vicina piazza delle Aquile sede del comune dove si è svolto un flashmob. “L’università si fa sentire e noi a Cosa nostra diciamo no” – intonano i ragazzi in coro – Palermo è nostra e non di Cosa nostra. Siamo tutti Di Matteo. “
Giunti in prossimità del palazzo comunale il Sindaco di Palermo Leoluca Orlando accoglie il corteo “Ci sono ancora troppi politici collusi. Fino a quando non verranno buttati fuori, la mafia continuerà ad esistere. Siamo tutti con Di Matteo e le istituzioni che combattono la mafia.”
Quella che è scesa il piazza è una Palermo viva, onesta e giovane.