ALCAMO. Una determina sindacale rende noto che ad Alcamo si è deciso di intitolare una via a Rita Atria, giovane testimone di giustizia di Partanna. La ragazza, nata il 4 settembre del 1974, aveva intrapreso la difficile strada della collaborazione supportata dal Giudice Borsellino ma osteggiata dalla madre che la rinnegò allora e anche dopo morta oltraggiando la tomba stessa della figlia. La ragazza morì suicida nel luglio del 1992 pochi giorni dopo aver appreso la morte del giudice Borsellino, per lei unico riferimento da mesi. Rita proveniva da una famiglia fortemente implicata nella mafia, aveva perso il padre e un fratello, e la cognata Piera Aiello aveva prima di lei intrapreso già la via della collaborazione.
La scorsa estate è stata finalmente posta la lapide che ricorda Rita nel cimitero del suo paese, Partanna, grazie all’impegno di Don Ciotti e di Libera.
Adesso anche Alcamo ricorderà con una via la giovane di 17 anni che osò sfidare la cultura mafiosa e il volere materno di mettere tutto a tacere. La cerimonia di intitolazione avverrà prossimamente mentre la via prescelta è la prima traversa di Via Mattarella.
Sulla vicenda l’assessore Palmeri, che ha spinto per tale intitolazione, ha dichiarato: “è giusto dare memoria ad una donna, una siciliana, una testimone di giustizia, a colei che si è opposta alla famiglia, alla mafia e ad un sistema di illegalità. Una ragazza capace di rinunciare addirittura alla sfera degli affetti più cari pur di realizzare il proprio ideale di giustizia”.