Arrivano immediatamente i chiarimenti del Sindaco di Trapani, Vito Damiano, in merito alle accuse del suo precedessore Girolamo Fazio. Riportiamo integralmente la richiesta fatta alla redazione di Alqamah.it di chiarimenti rispetto ad un articolo pubblicato in precedenza sulle dichiarazioni di Fazio.
In ordine ai punti 1 e 2 del suo comunicato del 25/11/2013, al signor Fazio, persona colta, scrupolosa e attenta, non poteva sfuggire che quanto pubblicato il 24 dal Giornale di Sicilia era in evidente contrasto con quanto dichiarato dal Sindaco Damiano nell’intervista radiofonica a RGS nella mattinata di sabato 23.
Infatti, lo stesso quotidiano, che dispone della registrazione delle dichiarazioni, non ha avuto nessuna difficoltà a correggere il macroscopico errore interpretativo, riconducendo le affermazioni del Sindaco al loro reale significato. Talché, lo stesso quotidiano il giorno 26 si è premurato a rettificare quanto erroneamente riportato.
Ho sempre sostenuto che a tale soggetto manca il senso delle Istituzioni e, aggiungo, il senso della misura, quando egli non perde occasione per gettare discredito sulla mia persona e sull’Amministrazione in carica, accusandola di nefandezze, di incapacità e di diffondere messaggi falsi.
Invece di fornire un contributo fattivo nel suo ruolo di consigliere comunale, ha deciso di percorrere la via insana del disfattismo, della denigrazione e del becero ostruzionismo, evidentemente per precostituirsi quel consenso elettorale che gli possa consentire di tornare a “fare il sindaco”.
Sulle altre sue osservazioni, sempre puntuali e veritiere come si conviene all’arroganza, rispondo che:
punto 3: il piano per la raccolta differenziata fatto predisporre dalla mia Amministrazione (la sua in 11 anni poco o nulla ha fatto!) ammonta a poco più di 8 milioni di euro, quindi ben 6 milioni in meno rispetto ai 14 che risultano invece essere i costi effettivi dello spazzamento, raccolta e conferimento rifiuti dell’anno 2012, rilevabili dai bilanci consuntivi del Comune e della Soc. Trapani Servizi. Vale la pena rammentare che nei primi 5 mesi del 2012 si era sotto l’amministrazione Fazio.
Questa Amministrazione ha valutato con grande attenzione ogni aspetto per ridurre i costi assicurando al contempo una migliore efficienza del servizio, con l’obiettivo di raggiungere le percentuali di raccolta differenziata che la Regione Sicilia ha prefissato, evitando così le penalità che i cittadini sono stati costretti a pagare negli anni decorsi.
Inoltre, il servizio di raccolta differenziata porta a porta, al momento presentato come progetto dalla Trapani Servizi s.p.a., non è stato ancora affidato ad alcuno: ciò potrà avvenire, come il signor Fazio sa bene, solo dopo che il Settore competente avrà verificato l’economicità dell’affidamento e proceduto ai consequenziali adempimenti;
punto 4: in ordine al piano particolareggiato del centro storico, ricordo al signor Fazio, che ha sempre buona memoria delle cose che gli convengono, che è vero quanto da lui affermato circa la paternità ascrivibile alla Giunta Buscaino, e preciso che tale atto prevedeva diversi punti tra cui:
• la costituzione all’interno dell’Ufficio Tecnico di un apposito gruppo di lavoro, comprendente due architetti e due geometri, coordinato dall’Ing. Capo Settore;
• il conferimento dell’incarico ai professionisti esterni, già precedentemente individuati;
• l’autorizzazione al Sindaco pro tempore a sottoscrivere il disciplinare di incarico.
Degli obblighi previsti dagli atti sopra citati, tranne che per la firma del disciplinare d’incarico riportante la data del 14/01/1998, non risulta esserci traccia di alcun adempimento da parte di nessuna delle Amministrazioni poi succedutesi, fra le quali quella del Fazio. A questa Amministrazione non risulta una così rilevante attività avviata dall’allora assessore ai Lavori Pubblici; tale considerazione deriva dalle numerose missive (del 21/06/2010, del 05/08/2010, del 23/09/2010, del 23/06/2011, del 02/08/2011) inviate dai professionisti al Sindaco e rimaste senza risposta, nelle quali i professionisti ribadiscono la loro disponibilità a proseguire l’incarico conferito loro, richiedendo locali comunali idonei dove poter operare e le difficoltà a proseguire l’iter progettuale in assenza di documentazione che gli stessi definiscono “indispensabile” per l’attività operativa, facendo più volte riferimento alle planimetrie catastali.
L’attuale Sindaco è perfettamente consapevole che prima dell’approvazione del P.R.G. (approvato con Decreto del 12/02/2010 pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 16/04/2010) non si potevano definire i piani attuativi, quali quello di recupero del centro storico, che sono strumenti urbanistici assolutamente necessari per dare attuazione al Piano Regolatore Generale e sviluppo al territorio trapanese. Non si comprende invece perché, dall’ aprile 2010 fino alla cessazione del mandato, la precedente Amministrazione non abbia intrapreso alcun iter concreto per lo svolgimento di una pianificazione così rilevante per la città, tutto ciò peraltro evidenziato anche dai professionisti incaricati, ribadite dagli stessi nel consiglio comunale aperto sulla crisi edilizia tenutosi nell’aprile 2013.
Il riferimento al recupero delle zone periferiche era chiaramente rivolto al Piano di Recupero delle zone A2. Tale Piano attuativo, che l’attuale Amministrazione ritiene già di poter avviare, assegnando entro l’anno con bando pubblico la progettazione, riguarda il tessuto urbano delle frazioni di Trapani, in particolare le zone di recupero del patrimonio edilizio esistente di Xitta, Palma, Marausa, Salinagrande, Locogrande, Rilievo, Guarrato, Fontanasalsa, Mokarta di Napola, Torretta, Fulgatore, Ummari. Uno strumento urbanistico di questo tipo è un mezzo essenziale per rilanciare una politica di rigenerazione urbana, di fornire forza propulsiva all’intervento dei privati e di conseguenza all’attività edilizia in generale, in un momento come questo di grande difficoltà, soprattutto in relazione ad aree trascurate per troppo tempo.
Circa l’edilizia residenziale pubblica corre l’obbligo di sottolineare l’importante ed intenso lavoro svolto dall’attuale Amministrazione al fine di raggiungere l’obiettivo finale della redazione di un programma costruttivo e di una assegnazione definitiva dei lotti di pertinenza delle aree destinate ad ERP. Si ricorda che la Giunta Municipale si è insediata il giorno 04/06/2012 e che da tale riferimento temporale, preso atto delle varie tematiche da affrontare, ci si è subito attivati per risolvere la problematica delle zone ERP, fissando una fitta serie di riunioni operative con le parti interessate (13/09/2012, del 11/10/2012, del 18/10/2012, del 13/11/2012, del 31/01/2013). Tutti questi incontri avevano lo scopo di trovare un accordo tra le parti che avevano più volte segnalato, attraverso una serie di osservazioni, le difficoltà ad applicare i contenuti della Delibera n. 87 del 19/04/2012 approvata dalla precedente Amministrazione. Con un lavoro di approfondimento sulle tematiche tecniche ed amministrative della delibera citata, l’attuale Amministrazione è riuscita a raggiungere, nel gennaio del 2013, il nodale obiettivo di definizione di un programma costruttivo unico concordato tra le varie cooperative vincitrici del bando. A seguito di ciò l’ufficio tecnico aveva avviato tutti gli atti necessari al fine di completare l’intero iter amministrativo ed iniziare quindi la progettazione esecutiva delle aree ERP. Tale procedura si è però dovuta arrestare a seguito della rilevante crisi economica che sta caratterizzando il nostro paese e quindi anche il territorio della città di Trapani. Infatti, molte cooperative hanno rinunciato all’assegnazione delle aree edificabili in cui insediare gli alloggi previsti: testimonianza ne sono la lettera di rinuncia del 19/12/2011 per 46 alloggi, quella del 10/04/2013 per 30 alloggi, quella ancora del 24/01/2013 per 72 alloggi; molte altre cooperative hanno invece segnalato l’impossibilità di realizzare il numero di alloggi previsti per la fuoriuscita di molti soci e per il blocco del credito da parte degli Istituti Siciliani nei confronti di coloro che erano già finanziati, a causa della scarsa affidabilità della Regione Sicilia che avrebbe dovuto garantire il finanziamento agevolato. Certo, ci si sarebbe aspettato un autorevole intervento dei deputati regionali che, di fatto, non risulta esserci stato. Tutto questo ha portato l’attuale Amministrazione a dovere prendere atto di una situazione complessa da risolvere in quanto mancano alle varie cooperative le possibilità economiche per portare avanti il progetto delle zone ERP. Comunque, al fine di prendere atto della situazione attuale e capire quali possano essere le eventuali soluzioni da ricercare per il futuro, sono già state convocate le parti interessate per il giorno 03/12/2013 presso gli uffici dell’Assessorato Urbanistica;
punto 5: non oggi, ma sin dall’insediamento della nuova Amministrazione, è stato detto e ripetuto della grave situazione economico-finanziaria ereditata, aggravata dai minori trasferimenti statali e regionali nonché per effetto della c.d. spending review (che da sola ha comportato una decurtazione dei trasferimenti statali rispetto al 2012 di 3.352.962,38 euro e di quelli regionali di 465.101,47). I minori trasferimenti, che – come ben sa il signor Fazio – producono immediata liquidità, stanno compromettendo anche le disponibilità finanziarie di cassa: altro che “il Comune …non ha problemi di disponibilità finanziarie”!
Per ciò che riguarda i servizi sociali, non è stato richiesto ai cittadini alcun tipo di sacrificio essendo state utilizzate tutte, dico tutte, le risorse disponibili senza tagli nel bilancio, mentre sono stati intercettati finanziamenti regionali e comunitari che hanno già portato e porteranno ad una implementazione e potenziamento dei servizi alla persona; solo negli ultimi mesi, nelle more dell’approvazione del bilancio di previsione, l’Amministrazione ha inteso assumere decisioni inerenti la spesa ispirate a criteri di prudenza.
Tali informazioni avrebbero potuto essere facilmente acquisite dal signor Fazio se solo avesse assunto, da subito e da consigliere, un atteggiamento maggiormente collaborativo nell’interesse della comunità trapanese.