ALCAMO- Manifestazione esemplare quella svoltasi sabato 14 dicembre. Mille ragazzi si sono incamminati verso la riserva naturale orientata di Monte Bonifato per piantare altri mille alberi e per reiterare l’attività di rimboschimento del Monte, colpito dalle fiamme un anno fa. L’iniziativa è stata promossa e organizzata dalle associazioni Vivilbosco, SalviAmo il Bonifato, il liceo Vito Fazio Allmayer e il gruppo Mille giovani fan della natura insieme per dire “no” ai piromani. I giovani delle scuole e i membri delle associazioni hanno sfilato in un corteo raggiungendo il piazzale Funtanazza e hanno assistito al concerto di un ensemble di percussioni composto da allievi del Conservatorio “Antonio Scontrino” di Trapani e diretto da Andrea Muratore. Uniti per proteggere e per far rinascere la riserva, distrutta dalle mani dell’uomo. Un simbolo di rispetto nei confronti della natura, ma soprattutto di costruzione di un futuro migliore. A dare il segnale positivo, sono state proprio le nuove generazioni che hanno piantato gli esemplari di leccio e di roverella, caratteristiche dell’area protetta, proprio lungo il “Sentiero della rinascita” testimoniando la nuova vita a cui i ragazzi hanno dato avvio.
Il coordinatore operativo di Vivilbosco ha così commentato l’evento: “Questa giornata ha un grande significato perché la piantumazione degli alberi per mano delle nuove generazioni, gesto simbolico e concreto al tempo stesso, è un messaggio forte da parte della comunità alcamese, molto legata a questo splendido luogo in cui coesistono natura incontaminata e testimonianze di antichi insediamenti. Per questo si tratta di una tappa emblematica dell’azione che, anche grazie all’aiuto dei volontari, da qualche mese portiamo avanti per far rivivere il bosco d’Alcamo, sia attraverso la cura quotidiana dei percorsi, sia con l’allestimento di aree attrezzate e servizi per attività sportive o di svago. Ne è testimonianza il ritorno dei visitatori, da maggio di quest’anno in media circa 500 ogni week-end, con un venti per cento di stranieri. Adesso – conclude Messana – stiamo lavorando per dotare il bosco di un vero e proprio piano di gestione”.
L’evento si è trasformato, inoltre, in un’ occasione per lanciare l’importante campagna di volontariato per accelerare la bonifica del bosco dai fusti degli alberi arsi e ormai senza vita oppure troppo maturi e, per questo, pericolanti, con il fine ultimo di potenziare questa attività, già avviata con l’apporto dei ragazzi dell’area penale destinati dall’Ufficio di servizio sociale per i minorenni (Ussm), coinvolgendo i privati cittadini. Coloro i quali prenderanno parte alla reaccolta dei fusti avranno la possibilità di riutilizzare i tronchi nelle proprie case come legname da ardere.