Assolti due coniugi rumeni dall’accusa di maltrattamento di minori

Olariu Ilie e Olariu Popa Raluca Elena, erano stati accusati di maltrattamento in famiglia e abbandono di minori. questo aveva comportato l’allontanamento per i figli per più di due anni, ma la loro difesa, rappresentata dagli Avvocati Angelo Pizzo e Andrea Chiarelli, è riuscita a dimostrare l’innocenza della moglie per i due reati e per maltrattamento il marito, che però è stato condannato per abbandono di minore.

Iniziamo dalla vicenda: “un Carabiniere della Stazione di Alcamo, il piantone, ebbe a vedere tramite il sistema di videocontrollo esterno della Caserma due bambini, seminudi in strada. Li seguì e giunti nella limitrofa via Anime Sante entrò in un appartamento, quello in cui risiedevano con i genitori – i due impuati rumeni – trovando lo stesso, con la porta spalancata ed in uno stato altamente fatiscente. Quindi vennero contestati i reati di abbandono dei minori e maltrattamenti in famiglia, nella forma di omessa cura, assistenza e vigilanza dei minori.

Le due difese sono riuscite a dimostrare che, sebbene l’evidente stato di difficoltà economiche e sociali del nucleo familiare in questione, le precarie condizioni igeniche e ambientali della casa familiare erano soltanto il frutto di una situazione contingente, occasionale e tempranea (la famiglia Olariu si era traferita solo da qualche giorno nello stesso appartamente in cui risiedeva temporaneamente, per ritrasferirsi a fine mese nell’appartamento definitivo – di proprietà dell’ unica locatrice titolare di entrambi gli appartamenti), in quanto tale non idonea a determinare sofferenze permanenti nella sfera psicofisica dei minori, e che, comunque, nessuna doglianza di maltrattamenti familiari – reato per l’integrazione del quale è richiesta una condotta abituale -è  stata mai mossa da nessun vicino, anche degli appartamenti precedenti dello stesso nucleo familiare.
Inoltre le stesse difese hanno dimostrato come alle precarie condizioni economiche del nucleo in questione abbiano da sempre fatto fronte, in funzione di sostegni, i nonni degli stessi bimbi”.
Massima soddisfazione manifestano i legali. L’Avv. Pizzo per il quale “è stata finalmente ristabilita e dichiarata la reale natura dei rapporti affettivi e  familiari del nucleo familiare in questione. I genitori hanno sofferto particolarmente per tutta la vicenda processuale e  per tutti i risvolti connessi a questa vicenda, che li ha colpiti non solo per le eventuali conseguenze penali che ne sarebbero potuto derivare, ma anche per il pregiudizio di chi aveva frettolosamente etichettato questi genitori come  indegni”; l’Avv. Chiarelli, che ha già espresso detta osservazione in sede di arringa conclusiva, chiarisce che “un’eventuale condanna per maltrattamenti in famiglia dei nostri assistiti avrebbe rappresentato una seconda sanzione che il nostro Ordinamento avrebbe ingiustamente apprestato a questi genitori, ai quali già sono stati sottratti per più di due anni i figli ed affidati ai servizi sociali, e che tanto hanno fatto per riottenere legalmente l’affido degli stessi; genitori la cui unica colpa è stata quella di fronteggiare tutte le difficoltà economiche del tempo, con le difficoltà connesse alla circostanza di trovarsi in uno Stato straniero nel quale oggigiorno trovano notevoli difficoltà anche i propri cittadini”.

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