Precari in bilico. Anche ad Alcamo cominciano le proteste

ALCAMO- Sono 75, solo ad Alcamo, gli ex LSU coinvolti nella protesta contro i tagli dei fondi ministeriali previsti per il pagamento e la stabilizzazione di queste figure. Si tratta di ex precari che, dopo il 1999, sono stati inseriti all’interno delle scuole, per adempiere a compiti differenti tra cui quelli di provvedere alla pulizia degli istituti. Un problema a livello nazionale che sta scatenando proteste in diverse città e che fa riferimento al cosiddetto “decreto del fare” che stabilì di ridurre drasticamente le risorse per il rinnovo dell’affidamento del servizio. La gara Consip e i tagli del MIUR, hanno comportato ulteriori forti ribassi senza che fossero previste tutele occupazionali e salariali che prevederebbero una riduzione degli stipendi a circa 300/400 euro al mese con una relativa diminuzione delle ore di lavoro, da 7 a 3 al giorno, per svolgere sempre le stesse mansioni.

Per questi lavoratori, dunque le speranze di essere inseriti nelle graduatorie degli ATA e di una stabilizzazione, annunciata in passato da una circolare ministeriale, sono andate in fumo. Per di più, in queste ore gli ex-LSU stanno ricevendo lettere di licenziamento da parte delle imprese che hanno gestito finora il servizio di pulizia esternalizzato delle scuole.

Agli anni di attesa trascorsi e alle delusioni subite, questi lavoratori rispondono oggi con uno sciopero bianco, annunciato tramite una lettera inviata ai Presidi delle scuole, che vede un’astensione dalle loro mansioni e alla programmazione di una serie di sit-in davanti le scuole alcamesi con il fine di sensibilizzare la cittadinanza sulla condizione di bilico in cui si ritrovano allo stato attuale. Già da lunedì mattina si svolgerà il primo sit-in davanti l’istituto tecnico G.Caruso a partire dalle 7.45 del mattino. Con tali azioni, i lavoratori intendono sensibilizzare l’opinione pubblica, quindi le famiglie, i ragazzi e in particolar modo i Presidi con lo scopo di stimolare un interesse, in modo particolare da parte di questi ultimi, sulla questione dell’internalizzazione di questa categoria e di affrontare la battaglia, che coinvolge tutti, al loro fianco con azioni di solidarietà. I Presidi delle scuole, però, al momento non sembrano aver risposto a questa richiesta: la pulizia all’interno delle scuole, infatti, è stata affidata al momento agli ATA, presenti all’interno degli istituti, che stanno supplendo alla mancanza del personale LSU.

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