Castellolibero ottiene un finanziamento di 220 mila euro per creare la “cAsa nOstra”

bene_confiscato (26)CASTELLAMMARE. I segnali di cambiamento si vedono e sono tangibili. I beni delle mafie possono essere confiscati e possono tornare ad essere utili alla comunità. Succede a Castellammare dove le associazioni CastelloLibero O.N.L.U.S., Antiracket, AGESCI gruppo Castellammare 1 e il presidio P.Mattarella di “Libera, associazioni, nomi e numeri contro le mafie” hanno ricevuto un finanziamento di 220.000 euro per ristrutturare un bene confiscato alla mafia sito in contrada Crociferi.

Circa 2 anni fa, infatti, le associazioni avevano presentato alla cittadinanza il meritevole progetto di ristrutturazione e riutilizzo dell’immobile a fini sociali e associativi. Il bene consiste in un edificio di circa 50 m2 e un terreno circostante di 1000 m2 coltivato ad uliveto; il cespite non è utilizzabile dalle associazioni a causa dello stato in cui si trova, e va quindi ristrutturato.

Oggi i ragazzi hanno la possibilità di far tornare a vivere quest’area. Lo scorso febbraio il Ministero ha pubblicato la graduatoria del bando “Giovani per la Valorizzazione di Beni Pubblici” in cui l’associazione Castellolibero è risultata 20° e quindi beneficiaria del co-finanziamento per la ristrutturazione del bene. Il progetto in cui le associazioni si impegneranno porta un emblematico  titolo:“Da cOsa nostra a cAsa nostra”. Lo scopo è quello di creare delle attività legate alle tematiche dell’antimafia, promuovere quindi azioni di informazione e sensibilizzazione contro questo fenomeno, con particolare riferimento alla lotta contro estorsione e usura, per cui sarà previsto un supporto psicologico alle vittime. “CAsa nOstra” sarà anche punto d’appoggio per fornire aiuto e consulenza ai cittadini stranieri presenti nel nostro territorio, attraverso azioni idonee a migliorare l’integrazione nella comunità, attraverso l’istituzione di corsi gratuiti di lingua italiana oppure fornendo un servizio integrativo post-scolastico per giovani comunitari ed extracomunitari. Un centro, una casa in cui i valori di legalità e rispetto del sé e dell’altro sono le fondamenta di un percorso di sana crescita. 

 

 

 

Il bando prevede un co-finanziamento, cioè una quota, pari al 90 % del totale (198.000€ nel nostro caso), viene finanziato dal bando, la restante quota del 10 % (22000€) deve essere obbligatoriamente versata dall’associazione.

Il problema che adesso ha l’associazione è quello di riuscire a reperire questi fondi, perché, essendo un’associazione di volontariato, non ha mai tratto profitto dalle attività svolte, che sono state sempre fatte a titolo assolutamente volontario e quindi non possiede 22000€, e rischia quindi di non potere usufruire del finanziamento.

Per questa ragione adesso l’associazione CastelloLibero O.N.L.U.S. chiede a tutte le persone che saranno sensibili a questa causa, una piccola donazione, che può essere fatta direttamente sul sito ww.castellolibero.it tramite PayPal oppure sul c.c. IT 41 V 02008 81820 000101621030 tramite bonifico bancario.

Qualunque tipo di contributo sarà bene accetto perché oggi l’obiettivo dell’associazione è quello di poter sfruttare questo finanziamento per potere ristrutturare questo bene e farlo tornare alla società civile castellammarese; affinché un bene che prima era della mafia oggi possa essere il fulcro di attività che mirino ad estinguerla.

Purtroppo spesso Castellammare del Golfo è ricordata per i carnefici e mafiosi che vi sono nati, oggi noi vorremmo che venga nominata perché è il posto in cui l’antimafia ha sconfitto la mafia a partire da una piccola struttura situata nella periferia del paese.

Aiutateci a far avverare il nostro sogno.
CastelloLibero O.N.L.U.S.

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