CASTELLAMMARE DEL GOLFO. Presentate ieri presso la sala congressi del castello arabo-normanno, le proposte per “il rilancio del sistema turistico di Castellammare del Golfo”. Il progetto è stato presentato dal gruppo di esperti coinvolti e voluti dal Sindaco Nicolò Coppola per riorganizzare e rilanciare il turismo non solo nella stagione estiva ma tutto l’anno. Presenti in un’aula gremita anche alcuni studenti dell’Istituto Mattarella-Dolci di Castellammare, ed è proprio a loro che il Sindaco si rivolge: “Tutto quello che facciamo lo facciamo per voi, per il futuro dei nostri ragazzi”. Presenti molti albergatori ed esperti del settore, oltre a molte figure politiche locali. Il gruppo, costituito dal Sindaco a febbraio, è composto da Paola Prizzi Merljak, Cinzia Plaia, Mariella Miceli, Deborah Aureli e Alberto Navarra.
“Ho creato questo gruppo anche per aprirci una finestra sul mondo – spiega il Sindaco Nicolò Coppola – ma soprattutto per valorizzare quello che abbiamo, e lo stiamo già facendo. Lo sviluppo del territorio va valorizzato con un progetto serio di rilancio, ed è quello che questo gruppo sta già facendo”. Mariella Miceli spiega il lavoro svolto fin qui dal gruppo: “Prima di tutto, per attrarre i turisti, bisogna lavorare in sinergia con gli operatori locali. Fin da subito ci siamo posti il problema di identificare il turista tipo, per farne un identikit. Sappiamo benissimo che con la nostra centralità – spiega Mariella Miceli – molti turisti caratterizzano il flusso nella provincia di Trapani, ma solamente 135 mila si fermano e passano le vacanze qui a Castellammare; sicuramente si tratta di un dato importante ma confrontato con gli altri paesi della provincia, ci fa capire che dobbiamo ancora lavorare per prolungare il soggiorno del turista nel nostro paese. Quindi bisogna creare le condizioni per far restare di più il turista creando attrazioni e buoni motivi. Facendo, per esempio, un confronto con San Vito, c’è un’enorme differenza. Castellammare attrae circa 3,5 milioni di euro di spesa turistica da stranieri (circa il 7% della spesa turistica del trapanese). Primo San Vito con 10,5 milioni seguito da Castelvetrano con 7,5 milioni, Trapani, Favignana e poi Castellammare. Siamo al sesto posto. Nei mesi più caldi – continua Mariella Miceli – è più numerosa la presenza di turisti taliani, soprattutto del nord, nei mesi invernali invece è più numerosa la presenza di turisti stranieri; quindi gli europei sono più indirizzati a venire nella bassa e media stagione. Per questo motivo bisogna incentivare anche questo settore”.
Alberto Navarra invece spiega nel dettaglio le iniziative proposte per rilanciare il turismo castellammarese: “Il nostro gruppo, fortemente voluto dal Sindaco, composto da professionisti del settore, a titolo gratuito, ha l’obiettivo di coinvolgere le realtà locali per valorizzare il nostro territorio. Siamo andati a vedere come fanno turismo gli altri, nel Salento, a Viareggio, a Barcellona e ci siamo accorti che loro hanno creato un sistema turistico, un modello turistico. Questo serve per creare sopra una serie di attrazioni, con la collaborazione tra il pubblico e il privato, che incentivano il turista a prolungare il suo soggiorno e soprattutto la sua spesa. La prima cosa fatta dal nostro gruppo di lavoro è stata quella di creare un contenitore che richiama alla nostra origine mediterranea, identificata con laparola “Nostos” (che dal greco vuol dire “il ritorno”). Il motivo è proprio quello di voler ritornare (e ripartire) dalle origini di Castellammare, il ritorno alle nostre tradizioni culturali, enogastronomiche, alla musica folkloristica, alla rappresentazione teatrale ma soprattutto tornare alla migliore valorizzazione del territorio. Ci siamo dati quattro obiettivi: A chi rivolgerci, cosa, come e quando. Abbiamo così racchiuso tutto in quattro grandi categorie: Enogastronomia, natura e sport, cultura e folklore e fantasia. Tutto questo consiste in una serie di eventi mirati, rivolti a tutti grandi e bambini, che portano ad un evento portante finale dell’estate castellammarese: il Plas e il CICI film festival. Quindi bisogna pensare a pochi eventi che portino a quello principale di fine stagione. Bisogna anche riorganizzare la viabilità del paese e soprattutto puntare alla promozione dell’immagine. Infatti noi oggi non abbiamo un’immagine evocatica di Castellammare. Quindi bisogna crearla con una buona comunicazione. Il nostro è un progetto a medio e lungo termine. Oltre alla comunicazione e alle infrastrutture, – sottolinea Alberto Navarra – bisogna creare soprattutto un “patto turistico tra pubblico e privato” al fine di creare sinergie operative ed economiche per rilanciare il sistema turistico di Castellammare. Proviamo così a costruire insieme un percorso unico tra pubblico e privato per il futuro”.