CASTELLAMARE DEL GOLFO. Un tavolo tecnico permanente istituito per trovare una soluzione per i dipendenti dell’Opera Pia Regina Elena. La regione ha già avviato l’iter per l’istituzione ma il sindaco Nicolò Coppola dichiara di volere impegnarsi insieme alla giunta e al consiglio comunale per dare una speranza ai lavoratori dell’Ipab. Il tavolo tecnico dovrebbe occuparsi di trovare una soluzione per i 12 lavoratori.
“Ringrazio il Prefetto di Trapani –afferma il sindaco– che in queste delicate fasi di lavoro alla ricerca di una soluzione, ci è particolarmente vicino, condividendo la preoccupazione per la prospettiva occupazionale dei lavoratori, ma anche per la pregressa situazione finanziaria dell’Ipab“.
“Esprimiamo apprezzamento per la sensibilità dimostrata dal sindaco di Castellammare del Golfo, Nicolò Coppola,che ha avviato le iniziative e gli strumenti opportuni per risolvere la delicata vertenza relativa all’Ipab Regina Elena, i cui lavoratori non percepiscono lo stipendio da ben 60 mesi – hanno affermato Liboria Vivona, rappresentante sindacale aziendale della Fp Cgil Trapani dell’Ipab Regina Elena, Marco Corrao, componente della segreteria della Cisl Fp di Palermo e Trapani e Giorgio Macaddino, segretario generale della Uil Fpl di Trapani.
“Siamo soddisfatti – continuano i sindacalisti – della convergenza e soprattutto per il grande senso di responsabilità che il capo dell’amministrazione sta dimostrando. Al contrario di suoi omologhi e di suoi predecessori, Coppola ha messo in atto, in sinergia con le organizzazioni sindacali, tutte quelle iniziative finalizzate ad una possibile risoluzione di una questione, che ormai da fin troppo tempo vede nel limbo dell’incertezza tutti i lavoratori dell’ente. Non possiamo più tollerare inerzia, superficialità e indifferenza da parte della Regione siciliana, che ad oggi continua a rispondere in modo incoerente rispetto alle richieste che il tavolo ha avanzato più volte. I vertici dell’assessorato regionale alla Famiglia – concludono i tre rappresentanti sindacali – ci convochino prima possibile, per mettere fine a quella che è diventata una gigantesca vergogna ed una bomba ad orologeria in termini di emergenza sociale”.