MARSALA. Sequestro per attività organizzate per il traffico illecito di rifiuti. Succede a Marsala dove la Guardia di finanza ha sottoposto a sequestro preventivo, in contrada Digerbato, il complesso industriale della distilleria “Sicilia Acquaviti” e terreni limitrofi. Si tratta di una zona che copre un’area di circa 162 mila metri quadrati che è finita nel mirino delle indagini delle Fiamme Gialle poichè, in quel sito, si trovavano pericolosi scarti della distillazione e in particolare borlande (propanolo, butanolo, metilpropanolo, pentanolo e altri pentanoli isomeri, nonché furfurale), che venivano scaricati e poi assorbiti dai terreni circostanti l’impianto, posto vicino l’acquedotto comunale di Marsala. Il provvedimento è stato disposto dal gip di Palermo Giuliano Castiglia su richiesta del pm della Dda Maurizio Agnello e ha coinvolto Giuseppe Bianchi, 78 anni, legale rappresentante della “Sicilia Acquaviti” dal 2009 al 2011, e a Fabio Volpe, 48 anni, legale rappresentante della Sicilia Acquaviti dal 2011 al 2013.
L’indagine della Guardia di Finanza ha appurato lo smaltimento illecito, attraverso l’utilizzo delle tubazioni, di questi veleni sui terreni attorno all’impianto industriale di contrada Digerbato e nelle cave di tufo, poi ricoperte di terra. E’ stata, inoltre, scoperta una fossa in cui venivano stoccate vinacce esauste con un bacino di contenimento completamente ripieno di acque di lisciviazione/percolato delle stesse vinacce.