PALERMO- I finanzieri del Gico del Nucleo di polizia tributaria di Palermo hanno dato il via ad una ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari nei confronti del pregiudicato Benedetto Marciante con l’accusa di spostamento fraudolento di valori e violazione degli obblighi sulla sorveglianza speciale. Inoltre, è stato avviato anche il sequestro di un’impresa del valore di 1,5 milioni.
L’uomo, ritenuto appartenente alla famiglia mafiosa palermitana dell’Acquasanta-Arenella sin dagli anni ’80, era stato colpito da una ordinanza di custodia cautelare in carcere nel 1997 per associazione mafiosa e nel 2000 era stato poi destinatario di una misura di prevenzione personale. Le indagini svolte dal Gico hanno consentito di individuare un’azienda (“Sa. Fra. Rappresentanze”, di Palermo), intestata al genero, riconducibile a Marciante, del valore di circa 1,5 milioni di euro. La merce era custodita in un capannone di circa 5000 metri quadrati nella zona di Partanna Mondello, con un punto vendita nel centralissimo quartiere Liberta’.