ALCAMO. Dopo una lunga e meticolosa indagine da parte dei Carabinieri della Compagnia di Alcamo, diretta dal Capitano Savino Capodivento, sono stati arrestati quattro soggetti palermitani, artefici della rapina al Monte dei Paschi di Siena di Custonaci avvenuta il 5 Maggio scorso.
In manette sono finiti, Giacomo Bilello , classe 1988, Vincenzo D’Alberto, classe 1984, Roberto D’Alberto, classe 1993, e Giovanni Freschi, classe 1982.
La rapina
Nella mattina del 5 maggio, tre di questi soggetti hanno fatto irruzione nella banca, minacciando uno degli impiegati di consegnare tutte le somme presenti negli sportelli per un ammontare complessivo di circa 6000 euro. Preso il contante si sono allontanati insieme ad un complice presente all’uscita della banca con una autovettura. Pochi secondi dopo è scattato immediatamente il piano antirapina predisposto dai carabinieri che, grazie ad una pattuglia del comando di Castellammare del Golfo, è riuscito a rintracciare il veivolo, iniziando una rocambolesco inseguimento. L’auto dei rapinatori durante l’inseguimento si è capovolta, permettendo ai quattro soggetti di fuggire nelle campagne adiacenti.
Gli indizi
Gli autori della rapina sono riusciti, grazie anche alla vastità del territorio di Fraginesi, a disperdersi nelle campagne e abitazioni adiacenti, facendo perdere le proprie tracce. I rapinatori, forse frastornati dall’incidente dell’autovettura, hanno lasciato numerosi indizi sul veicolo, compresi documenti e quattro cellulari.
L’arresto
A seguito dei riscontri effettuati dopo aver raccolto questi indizi, i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile guidati dal Tenente Danilo Ferella richiedevano l’emissione di una misura cautelare nei confronti dei menzionati soggetti. Il Sostituto Procuratore di Trapani Dott. Andrea Norzi, ritenendo sussistente il fondato pericolo di fuga disponeva un fermo di indiziato di delitto a carico dei predetti, ordinandone la cattura e la successiva carcerazione. Nella mattinata di oggi i quattro individui sono stati arrestati, dai Carabinieri di Alcamo con l’ausilio dei colleghi palermitani, e finiti in carcere.