ALCAMO. Gaspare, Mario, Noemi, Ignazio, Gabriele e tanti altri sono i nomi dei giovani alcamesi che ieri mattina hanno voluto rendere omaggio al giudice Giovanni Falcone, barbaramente ucciso dal tritolo mafioso ventidue anni fa nella strage di Capaci. Ieri mattina, la sorella del giudice, Maria Falcone, sosteneva che nello sguardo dei giovani vive ancora il pensiero di suo fratello. Anche ad Alcamo questi ragazzi sono riusciti a renderlo vivo.
Neanche la pioggia ha fermato il lungo corteo che dall’Istituto Tecnico G.Caruso ha invaso le strade cittadine fino all’arrivo in Piazza Ciullo. Una sosta al collegio dei Gesuiti, per leggere alcuni versi sulla vita di Giovanni e per sentire le testimonianze di Salvatore Bommarito, figlio del Carabiniere ucciso per mano mafiosa, Pino Maniaci e i volontari di Libera Alcamo, e poi di nuovo in marcia fino al parco suburbano al grido di “mafiosi pezzi di merda”.
Dopo un minuto di silenzio all’albero della memoria, piantumato da Libera lo scorso 21 marzo in occasione della giornata nazionale di tutte le vittime di mafia, il corteo dei giovani è sceso nel grande spiazzale del parco suburbano per ascoltare la testimonianza dell’imprenditore castelvetranese, Nicola Clemenza, responsabile di Libero Futuro, e porre alcune domande ai singoli ospiti. Prima di chiudere la mattinata i ragazzi hanno voluto lasciare il proprio segno in un lungo telo che rappresenta la loro voglia di cambiare.
Quasi tutte le istituzioni scolastiche di Alcamo hanno dato il loro contributo. Accompagnati da straordinari docenti, baluardi della diffusione della cultura della legalità tra i giovani, erano presenti i ragazzi dell’Istituto Tecnico G.Caruso, del Liceo Scientifico-Classico, del Magistrale V.F. Allmayer, dell’Istituto Professionale Danilo Dolci e i più piccoli dell’Istituto N. Navarra.
Presenti anche tutte le forze dell’ordine locali che giornalmente dimostrano la loro vicinanza e sostegno ai cittadine, garantiscono il rispetto delle regole e della legalità.
La manifestazione nel pomeriggio ha riservato una splendida sorpresa. Sebbene una presenza ridotta di pubblico, i ragazzi del Liceo “Arimondi” di Savigliano, in provincia di Cuneo, insieme al bravissimo regista, Giuseppe Porcu, e al loro professore Emilio Coppolino hanno messo in scena con grande professionalità ed energia lo spettacolo “Maffia – I cento passi”. Gli amici di Savigliano, tra gli applausi dei presenti, hanno salutato la Città di Alcamo con la promessa di ritornare una prossima volta,
Se è vero che il cambiamento inizia sempre dalle nuove generazioni. La giornata di ieri è, quindi, da considerare un grande passo in avanti verso la speranza di un’ isola finalmente libera dalla mafia.