CASTELLAMMARE. “Il fine dell’impegno del coordinamento ambiente Castellammare è quello di salvaguardare dall’egoismo e dalla speculazione uno dei tratti caratterizzanti l’immagine della nostra cittadina: il castello che domina l’ingresso in marina, e tante associazioni hanno dato e stanno dando il loro contributo”. Queste le parole del Coordinamento che si è costituito in questi mesi per la battaglia contro l’istituzione dei pontili di fronte il castello di Castellammare. Una battaglia che ha messo insieme diverse associazioni che ha mostrato fermezza nella sua lotta.
“Con l’azione di tutti si è ottenuto l’impegno che i pontili davanti il castello non saranno più ultimati e che verranno rimossi quelli esistenti. Un’area antistante il castello sarà posta sotto tutela”.
Gli stessi però non si dicono ancora del tutto soddisfatti e definiscono quest’azione come un compromesso al ribasso.: “ I pontili che non saranno realizzati sono la merce di scambio per l’ espansione numerica e dimensionale di quelli già esistenti e futuri. Inoltre altre opere opere già previste probabilmente verranno attuate.
Teniamo a precisare che non siamo contrari a strutture che aumentino la ricettività e la funzionalità dei servizi turistici, ma chiediamo che il tutto venga regolamentato per la salvaguardia di quello che rappresenta il simbolo della cittadina, e lo splendido scorcio di mare che ne fa parte, già abbastanza intasato. Ricordiamo che la responsabilità della corsa all’ accaparramento di aree pubbliche di competenza del demanio a fini privati, senza alcuna regolamentazione e controllo, è sì da imputare agli uffici comunali che non ha vigilato sulle comunicazioni fatte a suo tempo in albo pretorio (presumiamo per mera superficialità) ma anche e sopratutto a causa della mancata predisposizione del piano di utilizzo delle aree demaniali marittime c.d. P.U.D.M”.
Il PUDM è “il documento di pianificazione che individua le modalità di utilizzo del litorale marino e ne disciplina gli usi, sia per finalità pubbliche, sia per iniziative connesse ad attività di tipo privatistico regolamentate mediante rilascio di concessioni demaniali marittime in conformità alle vigenti disposizioni in materia di pubblico demanio marittimo”- queste le dichiarazioni del portavoce del coordinamento.
L’attuale amministrazione sta predisponendo il PUDM, ma dopo un periodo di totale stallo, serve interrompere questa mortale inerzia e per questo si sollecita l’ amministrazione e si chiede una risposta chiara e celere. Si auspica inoltre che ci siano tempi certi di realizzazione, sforando i quali chi è preposto sia sottoposto a penali e/o sostituiti.
Proponiamo inoltre che non appena redatto, il piano venga sottoposto anche al vaglio del coordinamento ambiente Castellammare e dei cittadini, per rendere partecipi i maggiori fruitori e fare gli interessi di questi ultimi piuttosto che quelli di pochi.