Le polemiche sulla Street art ad Alcamo: tra anacronismo e avanguardia

IMG-20140601-WA0002ALCAMO. Come previsto, l’attuazione del progetto Regenera[c]tion ’14 ha comportato non poche polemiche sulla piazza virtuale alcamese che ha discusso sui diversi aspetti di questo progetto, in modo particolare sulla scelta della realizzazione della street art a partire dal Collegio dei Gesuiti. Cosa aspettarsi d’altronde? Non di rado la cittadina reagisce così alle novità, soprattutto a quelle più evidenti e all’avanguardia.

Il rinoceronte, creato dall’autore Poki, ha innescato una serie di discussioni sul contrasto di un’opera contemporanea all’interno di un contesto più antico e religioso; non sono stati pochi i cittadini che si sono semplicemenrte sforzati di dire che “effettivamente qualcos’altro poteva essere fatto”. Tra questi anche Luigi Culmone, neo presidente di Legambiente,  intervistato per il Gds da Massimo Provenza, il quale avrebbe preferito un soggetto ben più religioso in sintonia con il contesto in cui è stato creato. Dunque si stanno delineando in qualche modo due visooni dello stesso oggetto: l’una che tende ad un passato o comunque a tematiche più tradizionali, l’altra che irrompe in città nel massimo della sua modernità.

Certo è (fortunatamente) che non tutti hanno lo stesso gusto e per molti l’opera dell’artista catanese risulta ben più interessante e stupefacente proprio perchè calata in quel contesto. D’accordo con questa visione l’ assessore Cusumano che sta sostenendo questo progetto finalizzato alla rivalorizzazione degli “spazi irrisolti” nel Centro storico alcamese. “Queste iniziative vanno sicuramente stimolate e proposte ad ampio raggio, coinvolgendo le scuole, gli studenti dell’accademia delle Belle Arti e quanti siano interessati, l’intento è quello di ampliare sempre più l’offerta delle proposte”. “La “Street art”, che già nelle grandi città è da tempo una forma d’arte accreditata, – continua Cusumano- verrà sostenuta anche ad Alcamo all’interno di un progetto che darà spazio a più soggetti e a più luoghi tra Alcamo e Alcamo marina”.

Indubbiamente le polemiche e il confronto stanno coivolgendo un pò chiunque raggiungendo, in questo modo, lo scopo dell’artista siciliano che sembra essere venuto ad Alcamo per due giorni a stimolare un dibattito che fa emergere non poche differenze culturali e di opinione, ma che certamente non toglie il merito alla produzione artistica all’avanguardia che apporta alla città un surplus non indifferente.

 

 

CONDIVIDI
Commenti Facebook
Articolo precedenteRapine e furti al Parco archeologico di Segesta. Derubati gli incassi dei visitatori
Articolo successivoPrimi risultati del coordinamento ambientale di Castellamare contro i pontili